21 Aprile 2022 - 8:55 . Tiburtino . Cronaca
Villa Tiburtina, entro 30 aprile previsto lo stanziamento dei fondi del Pnrr
“Questa è una competenza esclusivamente della Regione, la quale ha messo a disposizione i fondi del Pnrr per Villa Tiburtina. Per me più strutture di prossimità si aprono, più si incrementano i servizi per i cittadini. Purtroppo, io, come presidente del IV Municipio, non posso fare nulla in merito”. Sono le parole che il presidente Massimiliano Umberti ha detto a Roma h24 in merito a Villa Tiburtina, un tema fortemente sentito da molti residenti del quartiere.
Soprattutto per la campagna di sensibilizzazione “Riapriamo Villa Tiburtina”, nata durante la pandemia, a seguito della necessità di strutture sanitarie di prossimità sul territorio del tiburtino.
Qualche giorno fa, gli attivisti di “Riapriamo Villa Tiburtina” avevano annunciato su Facebook un “piccolo passo su una strada che sarà ancora lunga ma che con la partecipazione di tutte e tutti conquisterà una sanità pubblica, universale che non esclude nessuno”. Si tratta dell’incontro avvenuto il 15 aprile tra una delegazione di “Riapriamo Villa Tiburtina”, il Direttore della ASL Rm2 Gambale, il Direttore del IV Distretto Mango, il capo segreteria dell’Assessore alla Sanità della Regione Lazio Schiavetti.
Secondo quanto scritto nel post, entro il 30 aprile si avrà lo stanziamento dei fondi del Pnrr in base all’incartamento che Asl e Regione hanno inviato al Ministero, nel quale è descritto in che cosa consiste la proposta di ristrutturazione dell’edificio.
“L’intervento riguarderà due dei tre piani (800 mq circa) che entreranno subito dopo nella disponibilità di ASL/Regione attraverso un “comodato d’uso” – si legge sulla pagina Facebook -. Il costo previsto e per cui è stato chiesto il finanziamento è di circa un milione e mezzo di euro. Per quanto riguarda il piano dell’edificio non della ASL rimane nelle disponibilità della Fondazione/Università Sapienza, ma non ci sono notizie su eventuali servizi che saranno qui attivati”.
Il termine massimo per l’attivazione è il 2026, “ma si pensa di fare molto prima perché si sta intervenendo su una struttura che era già predisposta per un uso sanitario. I servizi previsti sono quelli per le case di comunità tra cui un punto prelievi, ambulatori per pazienti respiratori, cardiologici, diabetici e Parkinson con una palestra dedicata.
“Oltre ai medici di famiglia ed i pediatri di libera scelta che presteranno una quota del loro lavoro all’interno della casa di comunità ci saranno gli specialisti, il personale infermieristico ed anche un assistente sociale perché sarà attivo un PUA (Punto Unico d’Accesso) per l’integrazione dei servizi sociali”.
In fine, è stato deciso di istituire una sorta di “comitato di partecipazione” con ASL, Regione, Municipio e le realtà del territorio che si riunisca periodicamente. Il prossimo incontro è previsto per maggio.