9 Aprile 2022 - 8:20 . Nomentano . Cronaca
Villa Massimo, ancora tutto fermo per l’ex Casina dei Pini. Fabiano: “Abbiamo sollecitato”
di Clarissa Cancelli
Ancora nessuna soluzione per l’ex Casina dei Pini di villa Massimo. Tempo fa, sull’area c’era stato un pronunciamento giudiziario che aveva espresso la decadenza della concessione precedente.
“Abbiamo chiesto al catasto del Comune di Roma di fornirci le informazioni corrette sulle cubature da preservare, così da poter procedere al più presto anche alla riqualificazione di quella porzione di villa. Noi siamo pronti a intervenire, ma senza la loro autorizzazione non possiamo procedere. Sia io che la presidente Francesca Del Bello abbiamo sollecitato più volte una risposta alle nostre richieste”, aveva detto l’anno scorso l’assessore all’Ambiente del II Municipio Rino Fabiano.
Il chiosco era stato a lungo al centro di un contenzioso tra il Comune e l’ex concessionario dell’area verde per una serie di strutture che non rispettavano i vincoli. Nel gennaio del 2020 si era pronunciato il Tar, dando torto al gestore.
La sentenza aveva definitivamente attestato che l’ex gestore non aveva alcun titolo da esercitare sui manufatti e sugli spazi del giardino.
“Così come abbiamo fatto per il parco”, aveva spiegato la presidente del Municipio Francesca Del Bello, “occorrerà ora redigere un progetto per rendere compatibile il riutilizzo della Casina dei pini con il vincolo che tutela la villa. Questo vale sia per l’aspetto architettonico che per quello legato alle diverse funzioni da destinare alla struttura. Il piano dovrà essere sottoposto e approvato dalla Soprintendenza e poi si potrà metterà a bando per la futura gestione, che dovrà prevedere la manutenzione dell’area verde e la sua apertura e chiusura”.
Nonostante sia passato del tempo, la questione non è stata ancora risolta.”Siamo ancora in attesa di avere formalmente una prescrizione della Sovrintendenza che indichi ed evidenzi quali sono le particelle da abbattere e quali quelle da mantenere”, ha spiegato a Roma h24 l’assessore Fabiano.
“I nostri uffici tecnici del Patrimonio stanno lavorando per capire come muoversi nel più breve tempo possibile. Ho sollecitato nuovamente la Sovrintendenza. Si tratta del futuro di tutta la villa. Perché una volta definito come vanno gestiti gli spazi, possiamo dire di avere eseguito il processo di apertura completa di villa Massimo”, conclude.