18 Gennaio 2021 - 8:42 . montesacro . Scuola
Superiori, oggi il rientro in classe ma gli studenti preparano nuove proteste
La campanella suona, finalmente, anche per le scuole superiori. Oggi, lunedì 18 gennaio, anche i ragazzi di licei e istituti tecnici rientreranno in classe. Ma solo per alcuni giorni della settimana: solo il 50% dell’attività scolastica, infatti, si svolgerà in presenza. Gli studenti, inoltre, saranno divisi in due turni: il 60% con entrata in classe alle 8, il 40% alle 10.
I dirigenti scolastici del nostro quartiere, come il liceo Orazio a Talenti e il Nomentano alla Bufalotta, hanno pubblicato sui siti degli istituti le circolari in cui sono esposte le regole per il rientro in classe, indicate dal direttore dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio Rocco Pinneri. Dal distanziamento sociale di almeno un metro tra studenti e di due metri tra studenti e professori, all’areazioni degli ambienti, all’utilizzo costante della mascherina, che può essere abbassata solo per mangiare o bere durante l’intervallo, rimanendo seduti sui banchi; sono tante le regole imposte per la sicurezza dei ragazzi e del personale scolastico.
Il rinvio del rientro in classe, inizialmente previsto il 7 gennaio e poi posticipato due volte, prima all’11 e poi al 18 gennaio, a causa dell’aumento dei contagi da Covid, aveva acceso le proteste degli studenti delle scuole superiori. “Basta rinvii, vogliamo tornare a scuola in sicurezza” hanno gridato i ragazzi davanti alle loro scuole chiuse e alla sede Miur, durante la grande giornata di sciopero organizzata lunedì 11.
Ma oggi i ragazzi torneranno in classe? Non tutti: alle 9, infatti, è previsto un sit-in davanti al liceo Avogadro nel Trieste-Salario e, alla stessa ora, un gruppo di studenti si ritroverà difronte al Cavour a via delle Carine, per chiedere maggiori investimenti sulla scuola.
Le iniziative proseguiranno anche nel pomeriggio: alle 16 il comitato Priorità alla scuola, la Rete degli studenti medi del Lazio, e molti genitori, studenti e docenti, si ritroveranno davanti al Pantheon “per chiedere che non cali l’attenzione sulla scuola e che Governo, Regione e Comune – spiegano gli organizzatori – prendano impegni seri per un continuo monitoraggio della situazione e contemporaneamente le forze di tutti convergano per correggere ciò che nella scuola non funziona”.