27 Marzo 2022 - 7:32 . Sapienza . Cultura
Sapienza premia le sue “ragazze Stem”: per loro 103 borse di studio
Un premio per incentivare lo studio delle discipline scientifiche da parte delle ragazze. Lunedì 28 marzo 2022, nel corso di una cerimonia in Aula magna, le studentesse meritevoli immatricolate a corsi di area STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) hanno ricevuto 103 borse di studio previste dall’iniziativa #100ragazzeSTEM.
L’eventosi è aperto con i saluti della rettrice Antonella Polimeni: presenti i presidi delle Facoltà di Ingegneria civile e industriale, Ingegneria dell’Informazione, Informatica e statistica e Scienze matematiche fisiche e naturali.
“Il colpo d’occhio dell’Aula magna gremita di ragazze rende l’idea della mission delineata nelle linee strategiche di Sapienza, così come declinate nel Gender Equality Plan adottato dall’Ateneo – dichiara la rettrice Polimeni –. Questa azione rappresenta una opportunità concreta per promuovere la presenza delle donne in ambito scientifico e ridurre la differenza di genere in un settore strategico che non solo offre ottime prospettive professionali, ma è funzionale alla crescita del nostro Paese”.
L’iniziativa #100ragazzeSTEM è stata approvata dal Consiglio di amministrazione della Sapienza nell’ambito della programmazione triennale per l’utilizzo dei fondi ministeriali nello scorso luglio 2021; scopo del progetto è promuovere l’incremento della componente femminile nella formazione superiore in ambito scientifico, riducendo il divario di genere, obiettivo espresso anche dal Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza).
Le borse triennali sono 103, ognuna di 3.255 euro e sono state assegnate a studentesse immatricolate ai corsi di studio nell’anno accademico 2021-2022, residenti fuori della Regione Lazio, che si sono diplomate con votazione pari a 100; per il mantenimento negli anni successivi al primo valgono criteri di merito legati all’acquisizione dei CFU (crediti formativi universitari) previsti nei corsi. La manifestazione potrà essere seguita sul canale YouTube della Sapienza.