25 Febbraio 2021 - 15:39 . Sapienza . Cronaca
Inaugurazione Sapienza, Polimeni: “Università strumento per superare le differenze”
Si è svolta oggi, giovedì 25 febbraio, la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2020-2021 della Sapienza. L’ateneo, che ha tagliato il traguardo dei 718 anni dalla fondazione, si è trovato per la prima volta quest’anno a dover inaugurare le attività in un’aula magna semivuota per via delle misure contro la diffusione del Covid.
Solo alcune rappresentanze della comunità universitaria e delle istituzioni, infatti, hanno potuto assistere di persona all’evento, che è stato comunque fruibile in streaming. In apertura della cerimonia la rettrice Antonella Polimeni ha ricordato le vittime dell’attentato in Congo: l’ambasciatore italiano, Luca Attanasio, il carabiniere, Vittorio Iacovacci, e l’autista, Mustapha Milambo, che accompagnavano il diplomatico in una missione di pace. Polimeni ha chiesto di osservare per loro un minuto di silenzio.
Sono seguiti poi i saluti della sindaca Virginia Raggi: “Quello di oggi è un inizio simbolico, che rappresenta la partenza di quel percorso di crescita che qui migliaia di studenti attraversano” ha detto la sindaca. Raggi ha parlato anche del rapporto tra la città e l’ateneo: ” Non si tratta di realtà separate, ma comunità simbiotiche, libere e creative, che collaborano insieme per lo sviluppo di Roma, come nel caso del progetto del recupero dello stadio Flaminio. Sembrava impossibile ma ce l’abbiamo fatta”.
La ministra per l’Università e ricerca Maria Cristina Messa ha parlato della fasi di transizione che sta attraversando il mondo universitario. Un passaggio critico che, se valorizzato, potrà portare però a cambiamenti positivi. “L’Università è chiamata in questa fase a compiti molto importanti. Il primo è riuscire a dare agli studenti quello di cui hanno bisogno – ha detto la ministra – Ci saranno cambiamenti delle competenze e dei lavori. E sappiamo che questa fase richiede anche una flessibilità dei nostri atenei”.
Subito dopo si è tenuta la prolusione dal titolo “Diseguaglianze, mobilità sociale e istruzione: quale ruolo per l’università?”, della rettrice Antonella Polimeni. Un intervento in cui ha sottolineato l’importanza dell’università come strumento per superare le differenze e favorire la crescita di chi è più svantaggiato. “Non esistono opportunità predefinite solo per qualcuno. Chiunque lo voglia, deve essere posto nelle condizioni di migliorarsi. Ed è anche compito dell’università far si’ che questo accada”, ha detto. La parola è passata poi alla senatrice a vita Elena Cattaneo, che ha tenuto la lectio magistralis “Competere ad armi pari nella ricerca e nella vita”.
Hanno partecipato alla cerimonia la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, il presidente della Camera dei deputati Roberto Fico, il vice presidente della Regione Lazio Daniele Leodori. E poi le ministre Fabiana Dadone (Politiche giovanili) ed Erika Stefani (Disabilità).
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