7 Dicembre 2020 - 8:02 . Nomentana . Cronaca
Riqualificazione ambientale per Villa Torlonia, primo “parco culturale” di Roma
Restyling in vista per Villa Torlonia. Il 2 dicembre è stato approvato dalla Giunta Capitolina il progetto esecutivo sulla riqualificazione ambientale della storica area verde del quartiere di oltre 13 ettari.
Nel dettaglio, sono previsti una serie di interventi come la bonifica della vegetazione e la rimozione delle piante infestanti, potature, il ripristino del manto erboso nell’area oggetto dei lavori, abbattimenti e messa a dimora di nuove piante, oltre all’installazione di nove panchine.
Una parte significativa dello stanziamento di 324 mila euro (268 mila il costo dei lavori, più le spese fisse), così come richiesto dai cittadini, è stata destinata alla realizzazione di due grandi aree giochi di circa 1.000 metri quadri complessivi.
La prima area, denominata il “Villaggio dei piccoli”, sarà destinata ai bimbi dai 6 mesi ai 6 anni, con attrezzature installate direttamente sul manto erboso in grado di stimolare le abilità cognitive, creative e sociali dei piccoli utenti. La seconda, chiamata “Spazio Bambini”, sarà invece dotata di strutture per favorire l’interazione sociale e lo sviluppo delle abilità fisiche di bambini e ragazzi. A collegare questi due spazi verrà realizzata una collinetta artificiale con due scivoli. Parallelamente, verrà rimossa la piccola area giochi esistente, posizionata in una zona decentrata e non idonea, nelle vicinanze del bambuseto.
PRIMO “PARCO CULTURALE” DI ROMA
La scorsa estate Villa Torlonia è diventata l’avanguardia di un nuovo modo di gestire le nostre meraviglie. Dipartimento ambiente, Sovrintendenza Capitolina e la controllata Zètema Progetto Cultura hanno dato il via a un progetto pilota che ha reso Villa Torlonia il primo “parco culturale” di Roma. L’accordo, nella prima fase sperimentale, durerà fino al 31 dicembre 2022.
L’obiettivo del progetto è dunque innescare un complessivo e progressivo incremento della qualità e della fruibilità della villa da parte dei cittadini. Al Dipartimento Ambiente, oltre alla funzione di alta sorveglianza, rimangono le competenze sulle aree ludiche e sportive, la manutenzione degli arredi del parco (panchine, cestini per la raccolta dei rifiuti, ecc.) e la progettazione di eventuali nuovi interventi di ripristino dell’assetto originario della villa. E poi ancora le eventuali decisioni di chiusura o riapertura della Villa, nel caso di specifici eventi meteorologici o di altra natura.
LA STORIA DELLA VILLA
Costruita e definita con un progetto unitario – fortemente voluto dal principe Giovanni Torlonia e poi dal figlio Alessandro che nel 1832 l’aveva ereditata – interpretato dai più valenti architetti dell’epoca (per primo Giuseppe Valadier, poi Giovan Battista Caretti, Quintiliano Raimondi ed infine con Giuseppe Jappelli), la villa si presenta ancora oggi come un nucleo compatto di edifici tutti costruiti o modificati nel giro di pochi anni. Espropriata alla famiglia Torlonia dopo anni di abbandono nel 1977, e aperta al pubblico nel 1978, la villa non ha mai perso questa forte caratterizzazione unitaria di “luogo delle meraviglie” e ha visto già dagli anni ’90 un grande investimento dell’amministrazione capitolina per il restauro e la fruizione al pubblico di tutti i suoi edifici ed il recupero del patrimonio ambientale.