15 Marzo 2021 - 12:45 . Nomentano . Cronaca

Rifiuti, Fabiano attacca il Comune: “Ridicola la cifra assegnata ai Municipi”

La piccola discarica in via Spallanzani
La piccola discarica in via Spallanzani

Duro attacco da parte dell’assessorato all’Ambiente del II Municipio all’amministrazione comunale. E in particolare alla sindaca di Roma Virginia Raggi. Il motivo? La situazione dei rifiuti nel nostro quartiere.

In un post pubblicato su Facebook dall’assessore Rino Fabiano si legge: “Come nelle peggiori sceneggiature di un film giallo, a qualche mese dalle elezioni, esce fuori il colpo di scena finale. La Sindaca tira fuori il debito Ama, conosciuto ampiamente 5 anni fa, dichiara di pagarlo, rilanciando l’Azienda con nuovo piano industriale“.

Il post continua così: “Mentre si straparla, facendo credere ai romani che finalmente gli onesti hanno sanato il buco di Ama, contemporaneamente si cancellano centinaia di servizi delle utenze non domestiche affidati a Sarim (impresa privata operante nella sfera dei servizi di pulizia, n.d.r.), si apprestano a licenziare qualche centinaio di operai impiegati in questa azienda, e i commercianti torneranno a conferire i loro scarti nei secchioni delle utenze domestiche“.

Fabiano aggiunge: “Non c’è traccia di nuovi cassonetti e di operai che spazzano le strade e, come se non bastasse, il tanto decantato concorso Ama non ha neanche prodotto una lista di preselezioni sulle persone idonee al concorso”.

“L’azienda continua a lavorare su tutta Roma con gli stessi operai e le stesse modalità di sevizio palesemente insufficienti e inefficienti. Come se non bastasse – prosegue l’assessore del II Municipio – il diserbo è stato di recente, con l’ultimo bilancio votato a fine febbraio, tolto ad Ama e affidato ai municipi. Le cifre assegnate sono ridicole e offensive, assegnate tra l’altro applicando il criterio dei km di strade e non della tipologia e delle reali esigenze“.

Fabiano porta poi l’esempio del II Municipio, che per la gestione della pulizia delle sue 1.300 strade avrebbe ricevuto appena 67mila euro per un anno.

“Considerato i 30mila alberi e i loro cespugli, a cui si aggiungono le infestanti che crescono sui muri, la cifra è una ridicola presa in giro e un vergognoso scarica barile“, ha scritto Fabiano.