10 Ottobre 2021 - 13:44 . Nomentano . Cronaca
Raid no Green pass all’Umberto I, manifestanti assaltano il pronto soccorso
“Un attacco inaudito ed intollerabile che ha coinvolto il pronto soccorso del Policlinico Umberto I, dove sabato notte, medici ed infermieri sono stati costretti a sigillare i locali per arginare la pressione violenta dei manifestanti arrivati a decine“.
A dirlo è Alessio D’Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio. Anche la struttura sanitaria che si trova nel nostro quartiere, dunque, è finito preda della violenza dei no Green pass. “Ho voluto ringraziare questa mattina le nostre operatrici e i nostri operatori per il coraggio e la dedizione, non hanno fatto un passo indietro contro i violenti e hanno sempre garantito l’assistenza – ha detto D’Amato –. Il bilancio purtroppo parla di due operatori sanitari feriti, una infermiera ha ricevuto una bottiglia in testa e due agenti feriti. È intollerabile, giù le mani dal personale sanitario”.
D’Amato, accompagnato dal direttore generale del Policlinico Umberto I, Fabrizio d’Alba e da Francesco Pugliese direttore del Dea (Dipartimento d’emergenza e accettazione), ha visitato il Pronto soccorso e incontrato gli operatori in servizio dopo la denuncia di quanto accaduto dopo le manifestazioni, quando uno dei fermati è stato portato in pronto soccorso per accertamenti dato lo stato di visibile alterazione mostrato.
“La persona in stato di fermo domani sarà processata per direttissima. Durante il triage, l’uomo ha insultato e aggredito, non solo verbalmente alcuni operatori sanitari e il personale di vigilanza – spiega D’Alba –. Contemporaneamente all’esterno del pronto soccorso si erano radunati almeno 30/40 manifestanti violenti che hanno preso di mira con urla e slogan gli operatori sanitari. L’intervento della celere ha evitato che la situazione degenerasse anche se i violenti entrati di forza nell’area Accoglienza hanno in tutti i modi impaurito e minacciato i presenti. Tutti gli operatori sanitari – ai quali va il più grande sostegno e vicinanza, per aver saputo fronteggiare anche questa situazione, dopo quasi venti mesi di lavoro in prima linea contro il Covid – hanno comunque garantito il loro servizio, nonostante il clima di paura ed intimidazione imposto dai manifestanti che sono stati poi allontanati dalla celere che ha presidiato l’ospedale per tutta la notte“.