“Olive de Mario, so greche”. Sugli scaffali di alcuni supermercati romani sono apparsi barattoli con le olive che Mario Brega fa assaggiare a un intimidito Carlo Verdone nel film “Borotalco”. Olive vere, etichette false. Un’operazione artistica dello street artist Anonimo74 in omaggio all’attore trasteverino a ricordo dell’anniversario della sua nascita, che ricorre il 25 marzo.

Il cowboy dall’aria truce nei film western di Sergio Leone è noto proprio per la battuta “senti come so ‘ste olive! So greche”, divenuto un tormentone a prova della più schietta genuinità capitolina. Dal cinema alla realtà: le “Olive de Mario” sbarcano per un giorno nei supermercati, diventano un brand, una icona, un prodotto commerciale grazie al blitz di un artista dell’identità avvolta nel mistero ma già noto per i murales affissi nel rione Monti, come quello con Putin e Biden ritratti da bambini.

Un blitz ispirato alla pop art americana. E come per le scatolette Campbell di Andy Warhol è iniziata già la caccia ai barattoli con le “Olive de Mario”, oggetti ormai di culto per i fedelissimi dell’attore romano.