È stata approvata, nel Consiglio del II Municipio, una risoluzione a firma dei consiglieri Roberto Ferraresi e Arianna Camellini per istituzionalizzare la lotta biologica alla cocciniglia, un parassita che sta devastando i pini della Capitale e che da tempo è diventato argomento di dibattito tra amministratori e cittadini che si prendono cura del verde.

“Per curare le nostre alberature si sta usando l’endoterapia (iniezioni di un farmaco, albamectina, che può essere fatta per non più di tre volte su uno stesso albero, ndr)”, spiega il capogruppo Pd in II, Roberto Ferraresi. “Si tratta, però, di un intervento che deve essere limitato nel tempo– continua -. La lotta biologica attraverso la diffusione degli antagonisti naturali del parassita deve, invece, essere il nostro futuro nella lotta al parassita killer”.

Secondo quando riferito dal consigliere, sono stati fatti molti studi dall’Università della Tuscia. Il tutto partirebbe da esperimenti volontari portati avanti da associazioni del territorio che hanno dato vita all’iniziativa “Coccinella libera tutti”, importata nel nostro Municipio con una serie di importanti eventi, a cura dei volontari.

“La lotta biologica attraverso il lancio delle coccinelle, sta diventando un alleato concreto ed efficiente alla cura delle alberature di Roma. Diventa necessario, dunque, intervenire con imponenza e con progetti istituzionalmente riconosciuti per offrire alle nostre piante un trattamento di protezione naturale, affiancando alla lotta chimica quella biologica”.

Per questo, il Consiglio del II Municipio impegna la presidente e l’assessorato competente “ad attivarsi con gli organi competenti (Assessorato alla tutela ambientale Roma Capitale e Dipartimento ambiente/Servizio Giardini) al fine di realizzare interventi periodici e sistematici sul II Municipio volti alla lotta biologica e a recuperare i fondi necessari per la realizzazione”

“Ora l’idea è quella di istituzionalizzare e iniziare dare valore alla lotta biologica”, aggiunge Ferraresi.

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