27 Settembre 2022 - 17:30 . Nomentano . Scuola

Inaugurata, nella sua “scuola”, la terrazza Manzi. Così il quartiere celebra l’indimenticato maestro

Foto dalla pagina Facebook di Paola Rossi
Foto dalla pagina Facebook di Paola Rossi

“Imparare a pensare è la cosa più importante che possiamo fare a scuola, non soltanto il bambino, ma l’insegnante stesso”. Al Nomentano c’è un volto che agli abitanti storici, bambini negli anni ’50 e ’60, sarà sempre familiare. È il volto di un uomo che ha preso gli italiani per mano, insegnando loro che “Non è mai troppo tardi”, quello di Alberto Manzi, per tutti semplicemente il maestro Manzi.

Il maestro Manzi sul set del programma televisivo “Non è mai troppo tardi”, foto del Centro Alberto Manzi tratta dal volume “Come Eravamo Nomentano”

Il II Municipio ha ora inaugurato una terrazza in suo onore all’istituto comprensivo Fratelli Bandiera di piazza Ruggero di Sicilia 2.

“Abbiamo inaugurato la terrazza Manzi con molta emozione insieme alla mitica maestra Titty, alla dirigente Rosa Palmiero, ai consiglieri d’istituto, ai genitori, ai collaboratori, al comandante della stazione dei carabinieri di via Gallonio Claudio Corda, alla famiglia del maestro e ai suoi ex alunni — commenta l’assessora municipale Paola Rossi —. Tanti i ricordi di un passato recente che si sono condivisi, i bambini di ieri oramai adulti ancora uniti nel raccontare emozionanti aneddoti”.

Il maestro Manzi ha cominciato a lavorare alla scuola elementare nel 1954 e il suo primo incarico è in piazza Ruggero di Sicilia, alla vecchia scuola Enrico Corradini. L’anno in cui ci arriva, però, la scuola, ha il nome attuale, Fratelli Bandiera. Subito dopo la guerra, durante l’anno scolastico 1945-46, si è deciso di ribattezzarla, cancellando il riferimento a uno storico nazionalista per dedicarla, invece, ad Attilio ed Emilio Bandiera, due giovani patrioti, eroi del Risorgimento. Quando Alberto Manzi varca la soglia della sua prima classe, ha già alle spalle due lauree, una in Biologia e l’altra in Pedagogia e Filosofia, con specializzazione in Psicologia. E ha già insegnato al carcere minorile Aristide Gabelli a Trastevere.

Poi alla fine del 1960 arriva il successo con la trasmissione televisiva “Non è mai troppo tardi”, un vero e proprio corso di alfabetizzazione e di recupero delle persone semianalfabete. Andata in onda sulla Rai dal 1960 al 1968, riesce a far prendere la licenza elementare a quasi un milione e mezzo di italiani.