8 Aprile 2022 - 8:38 . Piazza Bologna . Cronaca
Piazza Bologna, al via i lavori per il progetto “Il giardino dell’Arte”. Fabiano: “siamo pronti”
I lavori per il “Giardino dell’Arte”, il progetto pensato per riqualificare il verde di piazza Bologna, riprendono lunedì 11 aprile. Lo ha confermato a Roma h24 l’assessore all’Ambiente del II Municipio Rino Fabiano.
“Le operazioni prevedono la messa in posa degli impianti elettrici che serviranno per la nuova illuminazione pubblica dei giardini – ha spiegato l’assessore –. Si è quindi chiusa la fase istruttoria della progettazione. A seguire verranno installati i nuovi lampioni, e si procederà poi alle lavorazioni sulla parte artistica. Per finire, riprogrammeremo la piantumazione di nuove essenze floreali e decorative in tutto il giardino. L’obiettivo che ci siamo dati è di finire il tutto in occasione dell’anniversario della morte di Falcone, il 23 maggio”.
Era il 2019 quando il progetto è risultato primo nella graduatoria del II Municipio nell’ambito dell’iniziativa comunale bilancio partecipativo. Per il “Giardino dell’Arte” sono stati stanziati 177.598,10 euro (lordi) da Roma Capitale. Il cantiere era partito a settembre del 2021 per poi fermarsi qualche mese dopo.
Con il Bilancio Partecipativo di Roma Capitale i cittadini e l’Amministrazione avevano deciso insieme, per la prima volta, come investire 20 milioni di euro su tutto il territorio per la tutela del decoro urbano. Come si legge sul sito del Comune di Roma, le proposte di intervento sono state inizialmente presentate dai residenti a Roma e da coloro che in città studiano o lavorano. Sono state poi pubblicate sul portale istituzionale per raccogliere sostegni online. Quelle che hanno superato questo primo step sono state successivamente valutate da un Tavolo dell’Amministrazione, per un primo esame di fattibilità tecnico-economica.
“Al termine dei suoi lavori, il Tavolo ha ammesso 111 proposte alla consultazione finale, che si è svolta, anche in questo caso, in modalità digitale. I temi maggiormente affrontati sono stati la riqualificazione di aree verdi, piazze e spazi urbani, la creazione di percorsi ciclopedonali, aree giochi, aree cani e percorsi fitness”. I risultati del voto hanno portato alla formazione di 15 graduatorie, una per ogni ambito municipale, e di un’ulteriore graduatoria di carattere intermunicipale: le proposte che hanno ottenuto finanziamenti sono 65.
Tra queste, per l’appunto, proprio “Il giardino dell’Arte”. Il progetto consiste nella “riqualificazione dei giardini di piazza Bologna all’insegna della bellezza, della funzionalità e del rispetto della Storia e delle storie del quartiere. Non intendiamo stravolgerne l’attuale assetto logistico ma risistemarlo e valorizzarlo nel quadro di una visione nuova”, si legge nella descrizione della proposta.
Scopo primario del progetto è il recupero estetico e funzionale del giardino e dell’intera piazza Bologna. “Il recupero del giardino significa – si legge invece nella sezione ‘obiettivi e risultati attesi’ – agevolare la lotta alle illegalità che vi si svolgono soprattutto di notte a causa della mala movida e del consumo eccessivo di alcool e di spaccio di stupefacenti. Significa poter dimostrare che si può vivere meglio e che è diritto di ognuno aspirarvi e diffonderne i semi positivi. L’intero giardino, riqualificato, può essere anche luogo privilegiato per eventi culturali e sociali promossi dal Comune, dal Municipio o dalla stessa cittadinanza”.
Nelle note riguardanti gli avanzamenti dei lavori, si legge poi il dettaglio più importante: “ultimato il progetto esecutivo, è attualmente in via di definizione l’affidamento dei lavori“.
L’assessora ai Lavori Pubblici Paola Rossi aveva fatto sapere che i lampioni previsti dal progetto originale non erano stati “approvati da Acea”. Il progetto era stato, dunque, modificato. “Siamo in attesa che Acea fornisca e installi i lampioni adatti, così da poter poi chiudere il cantiere. Speriamo che la situazione si sblocchi al più presto”, aveva detto l’assessora mesi fa.
E Fabiano conclude: “L’impianto elettrico non era conforme. Abbiamo dovuto rimodulare il progetto, ridisegnando la parte dell’illuminazione. Ora siamo pronti a ripartire. Ci tengo particolarmente e mi auguro che tutto vada bene”.