18 Marzo 2022 - 7:58 . Nomentano . Cronaca

Guerra in Ucraina, in Italia corsa ai beni di prima necessità. Ecco la situazione nel Mercato Italia

Foto della drogheria della signora Daniela all'interno del Mercato Italia
Foto della drogheria della signora Daniela all'interno del Mercato Italia

di Clarissa Cancelli

Con lo scoppio della guerra in Ucraina, nei mercati e nei supermercati italiani sembrerebbe essere partita una corsa all’accaparramento di alcuni prodotti come farina, grano, mais e olio.

“Il conflitto in Ucraina certamente aggrava una situazione già di pressione sui prezzi dovuta a diversi fattori da vari mesi e potrebbe anche determinare un ulteriore rialzo dei prezzi, oltre che una carenza di prodotto nell’arco di qualche mese. Ma le condizioni reali di oggi sulla disponibilità dei prodotti non sono queste. Carenza di prodotto non si vede. Anche se gli scenari sono imprevedibili”. Aveva detto qualche giorno fa Carlo Alberto Buttarelli, direttore Relazioni di Filiera di Federdistribuzione, all’Adnkronos.

Ma qual è la situazione nei mercati nel Nomentano? Roma h24 ha sentito i pareri di alcuni operatori del Mercato Italia, in via Catania. Le opinioni in merito appaiono discordanti.

“Abbiamo riscontrato un aumento della domanda soprattutto dell’olio e della pasta secca (quindi non di quella fresca), sulle farine e sui legumi. Tutti prodotti a lunga durata, insomma”, racconta Daniela, della Drogheria Italia.

“C’è tanta richiesta di olio. Le persone comprano due o tre bottiglie alla volta, soprattutto quello di girasole. Si stupiscono del prezzo ancora basso. Personalmente, credo che andando avanti così, i prezzi aumenteranno”.

Foto della drogheria nel Mercato Italia

“Le farine della pasta fresca, invece, hanno già un costo più alto – continua –. Dopo due o tre giorni che è esplosa la guerra, c’è stato un aumento. Lo stesso per la semola di grano duro”.

Ma non tutti sono dello stesso parere della signora Daniela. “Io personalmente non ho visto nulla di diverso”, racconta un altro operatore del mercato. “Non c’è stata tutta questa grande richiesta. Le cose vanno avanti come sempre. Non è vero che c’è stata questa psicosi”.