26 Marzo 2021 - 15:04 . FuoriQuartiere . Cronaca

Covid, Speranza: “Da martedì 30 Lazio in zona arancione”. Ecco come cambiano le regole

Il ministro della Salute Roberto Speranza
Il ministro della Salute Roberto Speranza

“Da martedì 30 marzo il Lazio sarà in zona arancione”. Ad annunciarlo, durante una conferenza stampa, è il ministro della Salute, Roberto Speranza.

L’ordinanza firmata dal ministro Speranza il 12 marzo, che sanciva l’ingresso in rosso per il Lazio, aveva infatti una validità di 15 giorni a partire dal 15 marzo. Lunedì 29, dunque, il Lazio si troverà ancora in zona rossa. Le nuove misure della zona arancione partiranno da martedì 30 e resteranno valide solo fino al 2 aprile (il 3, 4, 5 tutta l’Italia sarà rossa, in concomitanza delle festività pasquali).

Ma cosa cambia con il passaggio in zona arancione?

Scuole

La novità più importante sarà la riapertura delle scuole. L’assessore regionale alla Scuola Claudio Di Berardino, infatti, ha spiegato ieri che con il ritorno in zona arancione riapriranno asili nido, materne, elementari e medie. Per le superiori, invece, la didattica a distanza rimarrà valida fino al 7 aprile.

Negozi  

In arancione riaprono anche negozi, estetisti e parrucchieri. In questa fascia è  prevista però la chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (tranne le seguenti attività che si trovano al loro interno: alimentari, supermercati, farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie)

Bar e ristoranti

Come in zona rossa, anche in arancione restano sospese le attività di ristorazione (bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie). Sono consentiti il servizio di asporto (per i bar solo fino alle 18), con il divieto di consumazione sul posto, e la consegna a domicilio.

Attività motoria e sportiva

Rimangono chiuse palestre e piscine, restano aperti i centri sportivi. Consentita l’attività motoria individuale all’aperto.

Teatri, cinema, musei:

Restano tutti chiusi.

Coprifuoco:

Stop alla mobilità dalle 22 alle 5 anche nel proprio Comune. In questa fascia oraria ci si potrà spostare solo per motivi di lavoro, salute o necessità (sempre con autocertificazione).

Spostamenti:

Sono vietati gli spostamenti in Comuni diversi e in altre regioni, salvo esigenze di lavoro (o studio), di salute o necessità o per fare ritorno alla propria residenza o domicilio. Per tutti gli spostamenti fuori dal Comune in cui ci si trova sarà necessaria l’autocertificazione.

A Roma, dunque, è possibile muoversi, dalle 5 alle 22, in tutto il territorio della città. Non è invece permesso uscire dalla Capitale, salvo per comprovate esigenze e sempre con l’autocertificazione. Anche se all’interno della città ci si può muovere liberamente, la raccomandazione del governo e del Comitato tecnico scientifico è quella di ridurre gli spostamenti solo a quelli necessari evitando i luoghi più affollati.