10 Febbraio 2021 - 15:30 . Nomentano . Cronaca
Covid, D’Amato: “Entro aprile saranno completate le vaccinazioni agli over 80”
“Con le dosi a disposizione dovremmo concludere nel mese di aprile le somministrazioni del vaccino per gli over 80 e subito dopo partiremo con le persone estremamente vulnerabili e la fascia over 70 anni“. Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, intervenendo a Radio24.
Prosegue D’Amato: “Le operazioni di somministrazione si stanno svolgendo regolarmente e abbiamo un tasso di confermata presenza superiore al 98% – ha spiegato -. Al momento la panchina è stata utilizzata per completare il 2% dei ‘no show’. Il metodo israeliano funziona. Ad oggi (10 febbraio, ndr) sono oltre 236mila le prenotazioni degli over 80 e di queste l’86% eseguite con modalità online e il 14% con quella telefonica”.
Il sistema “panchina” adottato dalla Regione riprende il nome da una metafora sportiva e serve per impedire che le dosi di vaccino vadano sprecate se qualcuno dei prenotati non si presenta all’appuntamento. Si attiva ogni giorno dopo le ore 18: le dosi Pfizer e Moderna non somministrate a fine giornata vengono affidate alle Uscar – le squadre di medici e infermieri in lotta contro l’avanzata del Covid-19 – e portate a domicilio agli over 80 che hanno già prenotato la vaccinazione.
Il piano vaccinale
Intanto, il ministero della Salute ha aggiornato il piano vaccinale: sono state infatti individuate sei nuove categorie che avranno accesso prioritario al vaccino anti-Covid durante la fase 2 della campagna, anche a Roma e in tutto il Lazio.
Dopo gli over 80, dunque, sarà il turno dei soggetti “estremamente vulnerabili” per particolari patologie a partire dai 16 anni (prima categoria). Seguiranno le persone di età compresa tra 75 e 79 anni (seconda categoria), poi tra 70 e 74 anni (terza categoria). Dopo sarà il turno delle persone dai 16 ai 69 anni con particolare rischio clinico se infettate da Covid (quarta categoria), i soggetti dai 55 e 69 anni senza condizioni di rischio clinico (quinta categoria) e, infine, quelli di età compresa tra i 18 e 54 anni senza rischio clinico (sesta categoria).
All’interno dell’ultima categoria potranno godere di priorità: il personale scolastico e universitario docente e non docente, le forze armate e di polizia, coloro che operano in contesti a rischio, come penitenziari e luoghi di comunità, il personale di altri servizi essenziali e, a seguire, il resto della popolazione.
Il documento prevede inoltre di riservare, fino a nuove indicazioni da parte dell’Aifa, il vaccino AstraZeneca esclusivamente all’ultima categoria composta da soggetti compresi tra i 18 e i 54 anni. Le restanti saranno vaccinate con vaccini Pfizer e Moderna.
LEGGI le 100 domande e le 100 risposte sul Covid a cura di DonatoriH24