10 Febbraio 2021 - 13:14 . Nomentano . Cronaca

Centro sportivo di via Como, partiti i lavori. Del Bello: “La gestione dell’area al Municipio”

Il centro sportivo di via Como
Il centro sportivo di via Como

Sono partiti questa settimana i lavori per la realizzazione di quattro campi da tennis e di una piscina a via Como, nel nostro quartiere. Dureranno nove mesi e riguarderanno anche la ristrutturazione della club house per la reception, la creazione di un piccolo bar e degli spogliatoi oltre alla riqualificazione di un altro manufatto esistente. Previsti anche un’area verde, che sarà attrezzata con giochi per bambini insieme, e il  rifacimento di tutto il muro di cinta dell’impianto.

La presidente Francesca Del Bello al centro sportivo di via Como

Alla fine dei lavori il Municipio si vedrà restituita l’area dalla Cam S.r.l., la società che realizzerà l’intervento. La minisindaca Francesca del Bello, infatti,  ha chiesto, con una memoria di giunta, che venisse affidata al Municipio la gestione del centro. La delibera sarà discussa nei prossimi giorni in assemblea capitolina.

Il centro sportivo di via Como

“Dopo molto tempo siamo riusciti a risolvere questa vertenza e presto il centro sportivo atteso da tanti anni dalla cittadinanza sarà realizzato- dichiara Del Bello -. Vedere posare la prima pietra è stato molto emozionante. Questo momento ha rappresentato la vittoria dell’interesse pubblico e la possibilità di realizzare un centro sportivo comunale davvero per tutte e tutti grazie a delle tariffe calmierate. Ci auguriamo una veloce approvazione della delibera in assemblea capitolina”.

Una storia, quella del centro sportivo di via Como, che inizia nel 2007 quando viene approvato il progetto per la costruzione di un parcheggio sotterraneo in via Como, autorizzando la Cam S.r.l. alla realizzazione del parcheggio e impegnando la società a creare le opere dell’impianto  in superficie. Un percorso complesso, finito più volte in Tribunale, e reso ancora più complesso dal ritrovamento di un importante sistema di gallerie ipogee antiche di coltivazione del tufo, di cui la Soprintendenza archeologica di Roma ha richiesto la conservazione e la valorizzazione. Con la conclusione dell’iter giudiziario e la presa in carico del Municipio della vertenza, la situazione sembra essersi finalmente sbloccata e il centro sportivo dovrebbe vedere presto la luce.