Ancora una tragedia sul lavoro a Roma. Un operaio italiano di 51 anni è morto sul colpo dopo la caduta dal secondo piano di un’impalcatura in via Toscana, poco lontano da via Veneto. L’uomo stava lavorando nella parte esterna di un palazzo. Sul posto gli agenti del commissariato locale e la polizia scientifica.

“L’ennesima morte da caduta da un ponteggio – spiegano in un comunicato Carlo Costantini e Nicola Capobianco, rispettivamente segretari generali della Cisl Roma Capitale Rieti e della Filca Cisl Roma – che rivela il nervo scoperto di una mancata attenzione alle norme sulla sicurezza, a ritmi forsennati, come già abbiamo denunciato tante, troppe volte, lo scorso anno quando proprio la Capitale è diventata la città italiana con il maggior numero di incidenti mortali sul lavoro”.

Sulla tragedia si è espresso anche l’assessore regionale al Lavoro, Claudio Di Berardino: “Desidero fare a nome mio e delle Regione Lazio le condoglianze alla famiglia dell’operaio morto dopo essere precipitato da un’impalcatura in centro a Roma durante lavori al secondo piano di uno stabile – ha detto –. Dall’analisi dei dati infortunistici del Lazio, emerge che per quanto concerne gli incidenti mortali la caduta dall’alto ha un’incidenza elevata. Come Regione, dopo ampio confronto con le parti sociali e le istituzioni coinvolte, abbiamo redatto e approvato all’inizio di quest’anno il Vademecum ‘Cadute dall’alto’. Si tratta di un documento che ha la finalità di promuovere l’applicazione di una serie di azioni e di misure volte alla prevenzione del fenomeno degli infortuni nel settore dell’edilizia e che presenteremo nelle prossime settimane nel corso di una presentazione pubblica. Inoltre sono stati prorogati i termini del bando relativo alla formazione su salute e sicurezza rivolto alle imprese e ai lavoratori per affermare la prevenzione. Infine, nelle prossime settimane partirà una campagna di comunicazione e di sensibilizzazione in tema di sicurezza sul lavoro”.