13 Aprile 2022 - 9:05 . Nomentana . Cronaca

A rischio chiusura l’Istituto statale per sordi di via Nomentana. L’assessora Rossi: “Va protetto”

L'Istituto statale per sordi di via Nomentana
L'Istituto statale per sordi di via Nomentana

L’Istituto statale per sordi di via Nomentana, un importante centro di riferimento pubblico per la comunità non udente, rischia la chiusura per un disavanzo di due milioni di euro.

Come si legge su un articolo del Corriere della Sera, la denuncia arriva da una nota congiunta di Anios (Associazione interpreti di lingua dei segni italiana), Cabss (Centro assistenza per bambini sordi e sordociechi), gruppo Silis , Il treno e Compagnia teatrale laboratorio zero:  l’Istituto “dal 1997 è ancora in attesa della riforma come ente nazionale di supporto all’integrazione scolastica. E dal 2007 è sotto commissariamento straordinario, che si è rivelato fumo negli occhi protraendosi sine die senza aver mai avviato alcuna riforma o nominato il consiglio di amministrazione, come invece era previsto”.

“Nel corso di questi due decenni – continua – la situazione economica dell’Istituto, in passato florida, è andata fortemente peggiorando e oggi il disavanzo è di due milioni di euro“. Per questo, è stato chiesto “un confronto e l’avvio di un tavolo di consultazione con i ministeri competenti, i rappresentanti della conferenza Stato-Regioni, le organizzazioni sindacali e la commissaria straordinaria per individuare fondi e forme di finanziamento dell’Istituto nel breve periodo, in attesa che con la riforma siano individuati canali di finanziamento strutturali e stabili; ma anche per avviare i lavori di riforma dell’Istituto e riconoscerne la natura di ente di ricerca”.

Sul tema è intervenuta anche l’assessora alla Scuola e ai Lavori pubblici del II Municipio Paola Rossi, che a Roma h24, ha spiegato l’importanza dell’Istituto: “Un fiore all’occhiello del nostro Municipio  –ha detto – un esempio di inclusione meraviglioso. Un Istituto fondamentale che va protetto in tutti i modi. La Dirigente Pinto insieme alle insegnanti e ai collaboratori porta avanti con tenacia la gestione e insieme agli organi preposti troverà la soluzione”.

L’Istituto statale per sordi di Roma, al civico 54 di via Nomentana, da sempre permette di rompere il muro del silenzio che divide i suoi studenti dalle persone udenti. E forma i futuri docenti della Lis, la lingua italiana dei segni. “Per questo – conclude la nota – deve continuare a occuparsi della ricerca e dell’educazione sulla sordità. Offrendo a tutta la società la possibilità di crescere ed essere più preparata ad affrontare la sordità in modo equo e rispettoso, superando le discriminazioni e i pregiudizi ancora diffusi”.