8 Maggio 2021 - 3:36 . Nomentano . EXTRANEWS
Chi è Pinuccio Di Silvestro, il “factotum” del campo Artiglio con la passione per il calcio
di Antonio Tiso
Custode, arbitro-dirigente, aiutante di campo, accompagnatore. Non c’è ruolo che Pinuccio in 34 anni non abbia rivestito con dedizione, prima alla Spes San Lorenzo, poi all’Artiglio. Da quando le due società si sono fuse a inizi anni ’90, Pinuccio c’è sempre stato. Ogni giorno è lui il primo ad arrivare all’impianto sportivo di via Boemondo 7.
Apre la struttura intorno alle 11:30 e se ne va la sera, verso le 19. All’ingresso, in questo periodo, misura la temperatura dei ragazzini, poi si divide tra 100 + 1 piccoli compiti. “Senza di lui non ce la faremmo, lavora più di tutti”, racconta Alessandro Follaro, segretario della Spes Artiglio. “Amo il football fin da ragazzino. Giocavo in porta, però mi adattavo in qualunque ruolo”, dice Pinuccio, all’anagrafe Giuseppe Di Silvestro. “La naturale evoluzione per me è stato lavorare in una scuola calcio. Questo è davvero un luogo di crescita per le giovani generazioni”.
Classe 1971, il factotum del calcio amatoriale del Nomentano ha da poco compiuto 50 anni: “Ho iniziato a dare una mano nel 1987 alla Spes San Lorenzo quando si allenava al campo dei Cavalieri di Colombo. Di quel club mi aveva sempre colpito che dopo la guerra prendessero i bambini per strada e li facessero giocare a pallone. Poi con la fusione con l’Artiglio, la storica società di piazza Bologna, fondata nel 1908, sono approdato qui.
Prima eravamo due custodi, ma l’11 novembre 2020 il mio collega filippino, Samson de Nosta è scomparso per un infarto. Mi è spiaciuto tanto: gli mancavano appena due anni alla pensione”. Grande tifoso della Roma, Pinuccio è particolarmente fiero del Memorial Giovanni Maiorano, che dal 2004, la Spes Artiglio organizza invitando le squadre esordienti di società professionistiche come Lazio, Roma, Genoa, Torino, Milan, Fiorentina e altre.
“È sempre una bella sfida per i nostri ragazzi affrontare squadre così importanti. Per questo torneo ci hanno fatto i complimenti persino Bruno Conti, Paolo Maldini, Gianluca Pessotto e il compianto Little Tony. Ma per me quello che più conta è avere un buon rapporto con le famiglie e sentirmi utile coi giovani”, conclude Pinuccio. Poi, fischietto in bocca e berretto calato sulla testa, scappa di corsa e raggiunge il campo d’allenamento.