12 Marzo 2021 - 15:20 . FuoriQuartiere . Cronaca
Il Coronavirus a Roma e nel Lazio: un libro ne racconta tutta la storia
di Luigi Carletti
Quante ne ha viste, Roma, nei suoi 2773 anni di vita? Guerre e invasioni, devastazioni e ricostruzioni. E poi, naturalmente, pestilenze ed epidemie. Il Coronavirus si iscrive di diritto nell’elenco dei grandi fatti che hanno segnato la storia, cosicché il 2020 sarà ricordato come l’anno della grande paura arrivata dal lontano Oriente, con i contagi e la crisi medico-sanitaria, il lockdown, la frenata economica e la difficile ripartenza. Un evento che ha sconvolto tutto il Paese (e il mondo intero) ma che ogni città italiana ha vissuto diversamente.
E dunque, che cosa è successo a Roma durante il Coronavirus? Noi tutti conosciamo i grandi fatti e i grandi protagonisti perché i media nazionali giorno dopo giorno ci hanno informato delle decisioni del governo Conte, degli appelli del Papa, dei bollettini della Protezione civile e dei progressi medico-scientifici dello Spallanzani. Ma questa è la Roma capitale d’Italia, centro della politica e della gestione del Paese. Poi c’è la Roma-città, o meglio, Città delle città, dove ogni quartiere – grande almeno quanto un capoluogo italiano – ha vissuto la pandemia con i propri “anticorpi sociali”, mettendo in campo iniziative, proposte, manifestazioni all’insegna della solidarietà e dell’aiuto reciproco.
Di tutto questo parla Sara Fabrizi con il suo libro “La Storia del Coronavirus a Roma” (Typimedia Editore, 12,90 euro), disponibile nelle librerie e nelle edicole di tutta Roma e del Lazio. Sara Fabrizi – già autrice molto apprezzata di numerosi testi sulla storia dei quartieri di Roma – ripercorre la crisi pandemica partendo da un episodio che tutti ricorderanno, quello del Pontefice che il 31 dicembre 2019, in piazza San Pietro, è costretto a divincolarsi energicamente dalla stretta di una fedele cinese. Quell’episodio, per il quale Papa Francesco si scuserà nell’Angelus del giorno seguente, a molti è poi sembrato il segno premonitore di una calamità planetaria originatasi appunto in Cina.
Da lì in poi l’autrice segue un doppio filone narrativo: da un lato i grandi fatti che hanno Roma come inevitabile crocevia, dall’altro i fatti che le cronache registrano quotidianamente nei quartieri della Capitale e in alcuni centri della regione. Il risultato è un racconto in presa diretta puntuale e appassionante che restituisce una testimonianza preziosa di un momento storico che segnerà per sempre la memoria collettiva delle nostre comunità.
Il racconto dell’oggi è inoltre impreziosito da alcuni capitoletti storici che ripercorrono le pandemie che nei secoli hanno coinvolto la cittadinanza romana, dalla peste di un impero ormai decadente fino alla spagnola del 1918. Come a dire che alla fin fine la storia si ripete, sia pure con caratteristiche molto diverse e da decifrare ogni volta.