20 Maggio 2022 - 8:03 . Sapienza . Cronaca
La Sapienza accoglierà 21 docenti ucraini e 4 docenti dissidenti della Federazione russa
La Sapienza scende nuovamente in campo per offrire solidarietà e sostegno agli studiosi provenienti dai paesi coinvolti nella guerra in Ucraina. L’Ateneo, a partire da giugno, accoglierà 25 visiting professor: 21 docenti ucraini e quattro docenti dissidenti della Federazione russa.
Come si legge sul sito della Sapienza, si tratta di “17 donne e di 8 uomini che svolgeranno la loro attività accademica, in base alle discipline di competenza, nelle Facoltà di Lettere e filosofia, Scienze Matematiche fisiche e naturali, Medicina e odontoiatria, Farmacia e medicina, Medicina e psicologia, Ingegneria civile e industriale, Ingegneria dell’informazione, informatica e statistica e Giurisprudenza”.
Il tutto grazie a uno stanziamento straordinario per un valore complessivo di 300mila euro. L’iniziativa è stata avviata tramite a un bando deliberato dal Cda della Sapienza nel mese di marzo che “prevedeva il finanziamento di visite per attività di ricerca e/o didattica da parte di docenti in condizione di rischio a causa di conflitti. Il fondo consentirà ai docenti di soggiornare nella capitale per un periodo di quattro mesi avvalendosi di una dotazione pro-capite pari a 12.000 euro”.
“È un segnale importante di solidarietà e di impegno della Sapienza – afferma la rettrice Antonella Polimeni – abbiamo deliberato questa iniziativa all’indomani dello scoppio della guerra anche per rafforzare il nostro messaggio di pace, attraverso la ricerca e la conoscenza come strumento di crescita e di unione tra i popoli”.
Il ventaglio di iniziative messe in campo dall’ateneo più grande d’Europa è ampio. Il 15 marzo il Consiglio di amministrazione della Sapienza ha anche approvato l’esonero dal pagamento della terza rata dei contributi universitari per l’anno accademico 2021-2022, a favore delle studentesse e degli studenti ucraini in condizioni di difficoltà economica.
Inoltre, sempre nel mese di marzo, è stato sottoscritto l’accordo di collaborazione che lega la Lviv Polytechnic National University (LPNU) e l’Ateneo romano. “La Comunità universitaria di Sapienza intende inviare un messaggio preciso, per una così illustre istituzione accademica: un messaggio di solidarietà, amicizia e collaborazione — aveva spiegato la rettrice —. L’Accademia, quindi, nelle forme e negli ambiti di propria competenza, si mette con determinazione e generosità al servizio della pace. E il nostro ateneo, in tal senso, intende fare sino in fondo la sua parte”.
Sono stati poi gli stessi studenti a mettersi in gioco per l’Ucraina. Il 14 e il 15 marzo si è tenuta, sotto il porticato del Ciao, una raccolta di beni primari destinata alla popolazione. L’iniziativa è stata promossa dall’associazione degli studenti Sapienza in Movimento, in collaborazione con l’ateneo e con la chiesa ucraina di Santa Sofia a Boccea.