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Via Giovannini, i residenti si “riprendono” il parco
di Valerio ValeriSe la montagna non va da Maometto, è Maometto che va dalla montagna. Un famoso e antichissimo detto che calza a pennello per i residenti di via Sandro Giovannini, zona compresa tra via Ave Ninchi e via Nomentana nel III Municipio. Dalla fine del lockdown del 2020, infatti, un gruppo di condomini ha deciso di trasformare le limitazioni imposte dalla pandemia in un’occasione per riappropriarsi del bello che c’è fuori la loro porta di casa. E così si sono autotassati, acquistando un tagliaerba, attrezzi da giardinaggio, una motosega, buste dell’immondizia, guanti e tutto quello che era necessario per riportare all’antico splendore il parco, da tempo abbandonato.
“Ci siamo guardati e abbiamo deciso che non potevamo permettere che rimanesse così – ci racconta Paola De Luca, agente di viaggio, una delle promotrici dell’iniziativa – perché da oltre un anno il Comune non veniva più a tagliare l’erba e a fare manutenzione, era pieno di rovi, immondizia, i giochi dei bambini vandalizzati. Per quattro domeniche di seguito siamo scesi e abbiamo rimesso tutto apposto”.
Una spinta civica che ha visto partecipare anche alcuni commercianti della zona, tra questi anche il proprietario del ristorante “L’arrosticinaro”, che ha messo a disposizione alcuni attrezzi. Uno dei condomini, operaio edile, ha chiesto in prestito alla sua ditta un camion per portare via i rovi che un altro residente ha provveduto a smaltire all’interno del suo terreno in campagna. “Un gioco di squadra – prosegue De Luca – con il risultato che adesso al parco ci vengono anche da altre zone, per passeggiare o leggere un libro, per fare il pic nic la domenica”.
I giochi dei bambini sono stati riparati e riverniciati, è stato messo un lucchetto al cancello di ingresso e l’apertura e chiusura vengono gestite in autonomia, la fontanella, ormai ridotta a un pezzo di ferro arrugginito, oggi è funzionante e riverniciata a nuovo, tutte le panchine sono state riparate e anch’esse riverniciate. “Tutta l’area faceva parte di un consorzio – racconta ancora Paola – poi qualche anno fa il consorzio ha consegnato tutto al Comune. Inizialmente il servizio giardini veniva a fare manutenzione, hanno anche piantato qualche albero, poi più nulla“.
Addirittura i residenti di via Giovannini hanno proceduto personalmente a bonificare il casotto ex Acea all’interno del parco, diventato col tempo rifugio per senza dimora e sbandati. Dentro, come si vede dalle foto, è stato arredato di tutto punto. “Chiamammo i vigili – ricorda Paola – che fecero murare gli ingressi. Ma recentemente qualcuno ha fatto dei buchi e si è accampato anche all’esterno. Dentro c’è una bombola del gas, è pericolosa, abbiamo fatto la segnalazione al comando generale del decoro urbano, che ha girato l’email al Pics (pronto intervento centro storico dei vigili urbani, ndr), sono venuti per un sopralluogo e alla fine ci hanno suggerito di contattare l’assessore municipale Francesco Pieroni”.
Nel frattempo i condomini continuano a occuparsi del parco e raccolgono fondi per sostenere le spese d’acquisto dei materiali. “Ci piacerebbe organizzare una festa d’estate – confida Paola – ma non so se sarà possibile a causa del Covid. Vedremo”.