Montesacro | La Storia

23 dicembre 1943: arrestato a Montesacro il macellaio partigiano Italo Grimaldi

di Antonio Tiso

È il 23 dicembre 1943 quando a Montesacro viene arrestato l’antifascista Italo Grimaldi. Macellaio, comunista, è uno dei vecchi antifascisti del quartiere, già segnalato nel 1934 perché nella sua macelleria “s’intratterrebbe a lungo a parlare di politica con alcuni suoi conoscenti”. Nella sua bottega, in piazza Matese, i nazifascisti trovano anche una lista che consente loro di catturare altri partigiani del quartiere, tra i quali Riziero Fantini e Antonio Feurra.

Verrà fucilato insieme a loro a Forte Bravetta il 30 dicembre. A portare  le SS alla cattura del macellaio antifascista è Federico Scarpato, meglio conosciuto come Fritz. Dopo essere stato arrestato, il 16 novembre 1943, ha deciso di collaborare attivamente con le SS, proponendosi come interprete e spia.

A Montesacro, durante la Resistenza, operano infatti due diversi gruppi antifascisti. Da un lato la “vecchia guardia”, uomini aderenti al Partito comunista clandestino, come l’abruzzese e anarchico Riziero Fantini, il sardo Antonio Feurra, chiamato “er patataro”, che gestisce un banchetto di frutta e verdura e nasconde le armi nel suo carretto e poi Italo Grimaldi che fa il macellaio e viene dal Nord.

Dall’altro gli studenti, ex liceali del Quinto Orazio Flacco di viale Adriatico 136. Questi ultimi vengono chiamati “I caimani di Bell’Orizzonte”. A via Maiella, all’angolo con piazza Sempione, una targa ancora ne ricorda l’eroismo e il sacrificio.

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