Montesacro | La Storia
22 febbraio 1980 – 22 febbraio 2022: il ricordo infinito di Valerio Verbano, studente di Montesacro
Quando Valerio Verbano, quel pomeriggio di 42 anni fa rientrò a casa dopo la scuola, in via Monte Bianco 114 a Città Giardino, si trovò davanti tre uomini vestiti di nero e incappucciati. I genitori, Carla e Sardo, erano legati ad un termosifone in camera da letto.
Valerio, non ancora diciannovenne, studente del liceo scientifico Archimede di via Montaione e militante di Autonomia Operaia, cercò di reagire ma venne sopraffatto e ucciso da un colpo d’arma da fuoco alle spalle. Cadde esanime sul divano del salotto, a faccia avanti, davanti ai genitori impotenti.
Quarantadue anni dopo ancora non si conoscono le identità dei tre uomini che misero fine alla vita del ragazzo, anche se i Nuclei Armati Rivoluzionari, braccio violento dell’estremismo di destra negli anni di piombo, rivendicarono l’omicidio.
Verbano da diverso tempo indagava sui legami tra organizzazioni criminali e neofascisti, aveva raccolto informazioni e nomi, teneva tutto in un’agenda insieme ad elenchi di militanti di destra con indirizzi e numeri di telefono, appunti su riunioni e manifestazioni, scontri avvenuti con i “camerati”. E’ probabile che questa sua attività clandestina fosse giunta alle orecchie di qualcuno che non poteva lasciarlo proseguire.
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