20 Maggio 2022 - 7:22 . Montesacro . Cronaca
Zona 30 a Città Giardino, Pietrosante: “La viabilità subirà piccole modifiche”. I dubbi dei residenti
di Marco Barbaliscia
Un piano per valorizzare i luoghi artistici del quartiere, salvaguardandone al contempo la viabilità e la fruibilità. L’amministrazione locale è a lavoro per realizzare pedonalizzazioni o zone 30 in alcune piazze e zone del territorio. Un tema caldo ed ancora attuale nel dibattito pubblico e politico e che coinvolge al momento il quadrante di Città Giardino.
Ma qual è la situazione attuale? L’idea di una zona 30 (vale a dire disporre il limite di 30 km/h in determinate strade), è stata portata avanti per Città Giardino, ma non solo. Matteo Pietrosante, assessore ai Lavori Pubblici del III Municipio, ha fatto chiarezza sul tema: “L’unica zona 30 presente nel III Municipio è quella a via dell’Assietta-via dei Giovi. La prossima sarà intorno alla Fonte dell’Acqua Sacra”, ha detto a Roma H24.
Zona 30 a Città Giardino: i dettagli sul progetto
Il progetto – ha sottolineato poi – “è stato elaborato negli anni e nella scorsa consiliatura abbiamo trovato i fondi necessari per realizzarlo. I lavori partiranno nelle prossime settimane. L’intervento prevede, oltre alla segnaletica orizzontale propria delle zone 30, la modifica di alcuni sensi di marcia. Sarà realizzato un sistema di sensi unici idoneo a riordinare la viabilità del quadrante. Sarà istituito il limite di velocità a 30 km/h dando risalto alla vocazione pedonale dell’area”.
I lavori, però, non finiscono qui. “Stiamo realizzando il prolungamento del marciapiede in via Monte Nevoso. L’obiettivo è farlo ricollegare al passaggio pubblico (da tempo inutilizzato e inutilizzabile) che, attraverso una delle scalinate storiche di Città Giardino, porta a piazza Monte Torrone. Questo secondo intervento fa parte di un altro appalto in essere”, ha chiuso Pietrosante.
L’amministrazione municipale condividerà tutti i dettagli del progetto con i residenti. Nella giornata di martedì 24 maggio è stata convocata un’assemblea pubblica nei locali dell’Urban Center di piazza Sempione. Dalle ore 18 – ha scritto in una nota Paolo Marchionne, presidente del III Municipio – “è stato illustrato e condiviso con la cittadinanza il progetto. L’obiettivo è fornire una corretta e dovuta informazione delle piccole modifiche che la realizzazione della zona 30 comporterà nell’area compresa nel quadrante Acqua Sacra”.
Le reazioni dei residenti
L’idea di una zona 30 a Città Giardino è stata presa con diffidenza dai cittadini. Giovanni Martino, presidente del Comitato ‘Salviamo piazza Sempione’, si fa portavoce della comunità: “La giunta municipale ha convocato un’assemblea pubblica in cui sarà presentato il progetto della zona 30 a Città Giardino”, dice a Roma H24.
Da quanto si evince dal comunicato – aggiunge – “non si tratta della presentazione di un progetto in corso di definizione, ma di una semplice ‘informazione’, cioè della presentazione di un progetto già esecutivo, ancora una volta ‘calato dall’alto’. Dispiace constatare che non si sia fatto ricorso al processo di partecipazione dei cittadini alla trasformazione urbana”.
Il presidente del comitato si sofferma poi sulla realizzazione della zona 30 a Città Giardino: “L’idea risale a parecchi anni fa ed inizialmente aveva incontrato il favore di alcuni cittadini. Ma, nel frattempo, a causa della movida, il volto del quartiere è profondamente cambiato, e con esso l’impatto che simili progetti possono avere sulla vivibilità”, dice Martino. Che aggiunge: “Proprio per questo, come comitato, crediamo sia quanto mai necessaria una reale condivisione di ogni iniziativa di trasformazione urbana”.
Città Giardino, torna la paura della mala-movida
C’è, poi, una preoccupazione che muove dal comitato: “La nuova zona 30 sarà circoscritta alla zona dell’Acqua Sacra o sarà il primo passo per un’estensione a nuovi quadranti? Questa estensione avrebbe l’inevitabile effetto di trasformare sempre di più il quartiere in un ‘salotto’ per gli avventori dei locali, che potranno stazionare in strada senza timore di essere ‘disturbati’ dalle automobili”, sottolinea Martino.
Poi chiude: “Limiti alla velocità di circolazione, dunque, ma nessun limite all’accesso e al parcheggio per le automobili dei non residenti, che la sera invadono il quartiere. Arriverà il giorno in cui la politica del nostro Municipio potrà tornare a tutelare l’interesse pubblico?”. Una domanda che potrà trovare risposta all’incontro in programma il prossimo 24 maggio.