È bastato cancellare quattro lettere per trasformare un simbolo contro la violenza sulle donne in un pericoloso messaggio d’odio. “Un gesto apparentemente piccolo, ma carico di significato e inquietante” come ha spiegato l’assessora alla Scuola del III Municipio Claudia Pratelli, che ha denunciato su Facebook l’atto vandalico compiuto da ignoti sulla panchina rossa contro la violenza sulle donne di piazza Vimercati. Qualcuno ha cancellato la parola “anti” dalla frase “1522 numero anti-violenza e stalking”, scritta sulla panchina, stravolgendone completamente il significato.

Un gesto su cui il Municipio ha deciso di non passare sopra: il 13 ottobre alle 17, Pratelli, il minisindaco Giovanni Caudo, il vicepresidente Stefano Sampaolo e altri rappresentanti della Giunta e attivisti, si sono ritrovati davanti alla panchina per riscrivere le lettere cancellate. “Lo faremo altre 25 volte se sarà necessario – ha spiegato Pratelli -. Perché questa non è solo una panchina, ma è una traccia visibile e colorata del nostro impegno come territorio schierato a favore del femminismo e contro la violenza sulle donne”.

“La nostra presenza qui vale più di mille parole” ha detto il presidente Caudo mentre l’assessora Pratelli, armata di pennarello, riscriveva le lettere cancellate. “Le parole sono pietre e colpiscono, prima ancora di quanto si sospetti, le fondamenta dei nostri valori. Decidere di lasciar correre oppure no significa decidere per cosa schierarsi, proponendo un’idea della società che intendiamo difendere e costruire” ha commentato Caudo.

“Dietro e intorno a questa panchina ci sono  i percorsi di educazione sentimentale, i nostri festival culturali, i laboratori nelle scuole e la casa dei diritti e delle differenze” ha concluso Pratelli. L’iniziativa è stata anche un’occasione per comunicare un nuovo impegno da parte del Municipio contro la violenza sulle donne: introdurre nuove panchine rosse a Montesacro.

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