3 Gennaio 2022 - 7:26 . Val Melaina . Cronaca
Valle Melaina, un locale Ater diventa presidio dell’Ares 118. D’Amato: “Servizi sanitari di qualità anche in periferia”
L’assistenza sanitaria nel territorio del III Municipio si rafforza con un nuovo presidio. Nella giornata di giovedì 30 dicembre la giunta della Regione Lazio ha approvato l’accordo fra Ater e Ares 118 per la cessione di due locali non residenziali, uno dei quali sito in via di Valle Melaina. L’altro si trova invece in via Monte Silvano, nel IV Municipio.
L’accordo, nato da una proposta dell’assessore Massimiliano Valeriani, segue le indicazioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), che prevede il rafforzamento dell’assistenza sanitaria e della rete territoriale. Gli immobili vengono così messi a disposizione dell’azienda regionale per l’emergenza sanitaria (Ares) che potrà disporne a canone calmierato per svolgere le proprie attività.
Un nuovo presidio Ares a Valle Melaina
Ma quali attività svolge l’Ares? La sua missione è dedicata alla persona e ai suoi bisogni di salute. Qui si svolgono tutte le pratiche di soccorso ed emergenza per le quali si devono fornire risposte personalizzate in base alle condizioni di salute. Tra le mansioni svolte: gestione delle domande extra-ospedaliere, compresa quella neonatale, trasporto sangue ed organi e raccordo con le attività svolte dai medici di medicina generale.
“La collaborazione fra Ater Roma e Ares 118 rappresenta una preziosa opportunità e assume una notevole rilevanza sociale e sanitaria”, ha detto Valeriani in una nota. “Recuperare locali in disuso e portare nuovi presidi di assistenza nelle periferie della città vuol dire anche favorire il processo di riqualificazione urbana e la riduzione del divario dei servizi alla persona nei diversi territori”.
Un’iniziativa promossa anche da Alessio D’Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio: “Con questa intesa sarà possibile ampliare ulteriormente la rete dell’Ares 118 per rendere ancora più capillare la sua presenza nella città di Roma, soprattutto in quei municipi periferici dove è importante garantire presidi e servizi sanitari di qualità”.