27 Febbraio 2021 - 17:30 . Montesacro . Cronaca
Tufello, cassonetti Ama sotto alla finestra: “Non si vive più da due anni”
Claudio Gaudino, 66 anni, vive in via Monte Massico 85 al Tufello da oltre trent’anni. Dal giugno del 2019 vive una situazione di forte disagio dovuta alla presenza dei cassonetti Ama proprio sotto alla sua finestra, posta al primo piano di un palazzo Ater.
“Due anni fa fecero dei lavori di ripristino del manto stradale su tutta la via – racconta a Roma H24 – dopo i quali i cassonetti, che prima si trovavano all’altezza del civico 87, sono stati ricollocati proprio qui davanti. Da quel momento la vita di mia moglie e la mia è peggiorata”. Odore nauseabondo d’estate, rumore costante di vetri rotti dovuto al conferimento nella campana apposita, almeno tre incendi di immondizia, presenza fissa o quasi di rovistatori. “Ormai non dormo più la notte – spiega Claudio – e nonostante abbia fatto un esposto alla polizia locale e cercato di contattare l’Ama più volte, non è cambiato niente”.
Il 5 giugno 2019 Gaudino scriveva l’ennesima email alla municipalizzata. “L’altro ieri – si legge – ho dovuto chiamare i vigili del fuoco di via Romagnoli perché hanno dato fuoco ad un cassonetto. Il fumo e la puzza arrivavano fin dentro il mio appartamento”.
In seguito all’esposto fatto da Claudio ai vigili, questi rispondevano il 21 novembre 2019. “Dal sopralluogo effettuato il 20 novembre – si legge – si è constatato che i cassonetti sono regolarmente collocati entro i relativi stalli di colore giallo tra i civici 85 e 89 e per quanto di nostra competenza, non recano disagi alla circolazione stradale“. Il punto, infatti, è proprio questo: a regolamentare il posizionamento dei cassonetti Ama è il codice stradale, nient’altro. Se questi si trovano all’interno di regolari strisce gialle e non danno alcun intralcio alla circolazione, la polizia locale non può fare nulla.
Attualmente, il tratto di marciapiede dove erano originariamente posti i cassonetti è interessato da un parcheggio disabili con specifica concessione, quindi riservato ad un residente del civico 87. Come spiegano anche dal Municipio, se Ama non interviene spostando nuovamente i cassonetti è perché il parcheggio non può essere ricollocato altrove. “Quello che possiamo fare ad oggi – ci spiega Francesco Pieroni, assessore di piazza Sempione con delega ai rapporti con l’Ama – è eventualmente tornare sul luogo insieme all’azienda e pensare allo spostamento di una parte dei cassonetti, per ridurre al minimo i disagi. Da oltre un anno segnalo la questione ad Ama, ma evidentemente non è possibile fare altrimenti”.
Da Ama fanno sapere che “la collocazione dei cassonetti non viene decisa da noi in solitudine, ma entrano in ballo diverse questioni tra cui il codice della strada, principalmente. Se si trovano lì è perché è la corretta posizione, in ogni caso ci riserviamo ulteriori verifiche tecniche”.