3 Dicembre 2020 - 16:09 . FuoriQuartiere . Cultura
Torna a cantare Donatella Moretti, la “romana” che lavorò con Califano e Morricone
Ha collaborato con dei mostri sacri della musica italiana, ma soprattutto dei simboli di Roma come Ennio Morricone e Franco Califano. E, a 17 anni dalla sua ultima raccolta, torna con un nuovo album Donatella Moretti. Nata a Perugia ma romana a tutti gli effetti, l’artista ha presentato “2020“, pubblicato dalla Interbeat Record e masterizzato in uno dei templi della musica, gli Abbey Road Studios, resi celebri dai Beatles.
Si tratta di un disco di ricordi della sua grande carriera, iniziata nel 1962, quando con il brano “L’abbraccio” firmato da Antonio Prieto, trionfò nella primissima edizione del Cantagiro. Negli anni Moretti ha collaborato con tanti artisti che hanno fatto la storia della musica italiana, da Battisti a Gaber, da Paoli a Endrigo, passando per Bongusto, Remigi, Bindi e Lauzi.
E “2020” non è che un omaggio a queste celebri collaborazioni portate avanti negli anni da Moretti, tutte riarrangiate e con un inedito, “Terra persa“. Dodici canzoni in cui l’artista interpreta ancora una volta le scritture di De André, Battisti, Battiato, Bindi, Endrigo e ritroviamo i brani che per lei portano la firma di Morricone, Bacalov, Shell Shapiro, Gino Paoli. Ma c’è anche spazio per il suo omaggio a “Cats” di Andrew Lloyd Webber con l’intramontabile “Memory“. Il tutto in un incontro surreale tra sacro e profano, tra il classico del bel canto italiano e quel gusto lisergico dettato da queste nuove forme di suono digitale.