Il consiglio comunale ha approvato con voto unanime l’assegnazione di una denominazione toponomastica a Catherine Skerl, la ragazza romana barbaramente uccisa nel 1984 a Grottaferrata.

Catherine, studentessa del liceo artistico di via Giulio Romano, abitava con la famiglia a Talenti, a via Isidoro Del Lungo. La sera di sabato 21 gennaio, dopo aver partecipato a una festicciola, si avviò verso la casa di un’amica dove avrebbe trascorso la notte. L’indomani entrambe sarebbero partite di buon’ora per una breve gita in montagna. A quell’appuntamento, però, Catherine non arrivò mai. Catherine, infatti, venne ritrovata strangolata il mattino dopo, in una vigna in aperta campagna, nei dintorni di Grottaferrata.

L’assassino aveva infierito su di lei con forza brutale, sino ad affondarle il viso nel fango e a spezzarle le reni. Questo assassino non è mai stato individuato. Il 13 agosto scorso poi, nell’ambito delle indagini sul delitto riaperte dalla procura, la polizia ha scoperto che la sua tomba al cimitero Verano è stata violata e il corpo trafugato da ignoti criminali.

“Ci auguriamo che Ketty possa avere nella sua città un luogo importante e consono al debito che noi tutti abbiamo verso di lei, luogo ove ciascuno potrà ricordarla con affetto” — scrive in un comunicato l’avvocato Paola Chiovelli, legale difensore della cugina di Ketty, Laura Mattei.