19 Maggio 2022 - 7:12 . Settebagni . Cronaca

Settebagni, niente ascensori né rampe: la stazione non è accessibile ai disabili. Il Municipio: “Avviati contatti con Rfi”

L'unico accesso ai binari alla stazione di Settebagni
L'unico accesso ai binari alla stazione di Settebagni

di Marco Barbaliscia 

La comunità di Settebagni aspetta da anni la piena fruibilità della stazione ferroviaria. La fermata è uno scalo molto frequentato della tratta Orte-Fiumicino, ma l’accesso ai binari è reso complicato (se non addirittura impossibile) dalle barriere architettoniche. E così prendere un treno per le persone con disabilità, ma anche per gli anziani, mamme con carrozzine o ragazzi con trolley, diventa un’impresa.

Silvia De Rosa, residente e membro del direttivo del Comitato di Quartiere Settebagni, ci ha accompagnato in un giro perlustrativo della stazione. Le difficoltà si palesano sin da subito. Il parcheggio davanti l’ingresso principale (in via della Stazione di Settebagni) non ha posti auto riservati ai disabili. Entrando poi per voler prendere il treno, chi è in carrozzina si deve fermare dopo pochi metri. L’unico accesso ai binari 3 (direzione Orte) e 4 (direzione Fiumicino) è raggiungibile solo attraverso le scale. Non esistono ascensori o rampe. I binari 1 e 2 non hanno la banchina, ma sono solo di transito per i treni ad alta velocità che non fermano a Settebagni.

La stazione di Settebagni non è per le persone con disabilità

Come fa una persona con disabilità, dunque, a prendere il treno a Settebagni? Non può. O meglio, potrebbe. Ma poi non riuscirebbe a tornare a casa. Ci spieghiamo meglio. La stazione presenta infatti un ingresso secondario pedonale in via dello Scalo di Settebagni che consente di arrivare direttamente al binario 4 senza passare attraverso le scale. Le criticità, però, anche qui, non mancano. Via dello Scalo di Settebagni non ha marciapiedi e le persone devono raggiungere la stazione camminando in mezzo la strada. L’accesso poi, seppur pedonale, presenta un gradino che non è facilmente superabile da tutte le carrozzine, soprattutto da quelle più larghe.

L’accesso (seppur tra mille difficoltà) è parzialmente possibile per chi deve andare al binario 4 (direzione Fiumicino e Roma centro), ma il binario 3 resta isolato e raggiungibile solo tramite scale. Se un pendolare con disabilità, quindi, la mattina prendesse il treno direzione Roma dal binario 4, poi quando ritorna a Settebagni si ritroverebbe sulla banchina 3 dalla quale ci si può muovere solo passando per le scale.

Stazione di Settebagni, le testimonianze dei residenti

La situazione – racconta Silvia a Roma H24 – “è così da sempre. Mio marito Arnaldo è una persona con disabilità. Cammina con fatica e tutti i giorni, da 12 anni ad oggi, prende il treno a Settebagni due volte al giorno per andare a lavoro (e tornare). Nonostante le difficoltà di deambulazione, è costretto, piano piano, a fare le scale, rischiando ogni volta di cadere”. Qui di seguito vi proponiamo un piccolo estratto da un video girato da Pietro Fusco (Il sito ufficiale di Valmelaina e ‘Anagramma’) circa 10 anni fa. (clicca qui per il video originale).

Dall’esperienza del signor Arnaldo ai giorni d’oggi. La storia di Lara Trivelli è un esempio di come sia impossibile accedere alla stazione per chi si muove in carrozzina. Lara è una ragazza da poco laureatasi in filosofia: abita a Settebagni ed è costretta sulla sedia a rotelle. La sua testimonianza l’ha raccolta la stessa Silvia De Rosa in un video postato sulla pagina Facebook del ‘Comitato di Quartiere Settebagni’ e che qui sotto vi riproponiamo in parte.

A Settebagni – dice Lara nel video – “io non posso prendere il treno. Non ci sono né rampe né ascensori e anche se ci fossero non ci sarebbero operatori per aiutarmi a salire sui vagoni. Mi piacerebbe prendere il treno per avere un minimo di autonomia”.

La situazione è in mano a Rfi (Rete ferroviaria italiana), più volte interpellata dai residenti di Settebagni sulla questione. Lo scorso novembre – dice De Rosa – “ho segnalato a Rfi la criticità e l’impossibilità per le persone con disabilità di uscire dal binario 3. La risposta che mi è stata fornita è piuttosto singolare. I disabili provenienti da Fiumicino dovrebbero arrivare alla stazione di Monterotondo, munita di rampe su tutti i binari, scendere e poi riprendere il treno in direzione opposta, tornando a Settebagni per arrivare al binario 4, quello provvisto di un ingresso dedicato ai portatori di handicap”.

Sentire queste cose nel 2022 – risponde Lara nel video – “è assurdo. Andando a Monterotondo, inoltre, sarei costretta a pagare un’altra tariffa perché sino a Settebagni c’è la tariffa urbana, ma a Monterotondo c’è l’extra”.

Stazione di Settebagni, il punto delle istituzioni

Stazione di Settebagni
L’ingresso pedonale alla stazione da via dello Scalo di Settebagni

Rfi ha preso in mano la situazione e anche il III Municipio segue da vicino la vicenda. La conferma arriva da Roberto Casamento, presidente della Commissione Lavori Pubblici a piazza Sempione: “Ho già avviato un’interlocuzione con un dirigente di FS Sistemi Urbani, tramite il quale raggiungerò il direttore che si occupa per Rfi della Stazione di Settebagni”, dice a Roma H24.

Ma cosa ci sarà sul tavolo delle discussioni? “La priorità riguarda sicuramente l’accesso alla stazione di Settebagni per le persone con disabilità, ma come amministrazione vorremmo approfittare della situazione per compiere altri interventi”, dice Casamento. Che aggiunge: “L’abbattimento delle barriere architettoniche è il primo passo. Poi chiederemo l’installazione dei pannelli fonoassorbenti (anti-rumore) lungo il tratto abitato della ferrovia e la creazione di posti auto per le persone con disabilità nel parcheggio di via della Stazione di Settebagni”.

Settebagni – chiude il presidente di Commissione – “è l’unica stazione nel territorio del III Municipio che ha ancora il problema delle barriere architettoniche e vogliamo risolverlo. In attesa dei lavori, che avranno bisogno di tempo, vorremmo richiedere come soluzione tampone la disposizione della ‘Sala Blu’. Questa misura prevede la presenza di personale delle Ferrovie dello Stato che aiuti le persone con disabilità a raggiungere i treni”.