28 Agosto 2021 - 7:37 . Fidene . Scuola
Scuola di Fidene, Municipio e istituto fanno fronte comune contro i tagli: “Scelta arbitraria e folle”
di Valerio Valeri
Una seconda classe eliminata e il tempo pieno non riconosciuto per una prima classe. Si mettono male le cose per l’Istituto comprensivo “Fidenae” di via Radicofani, dopo le recenti disposizioni da parte dell’ufficio scolastico regionale.
Per questo l’assessora alla Scuola del III Municipio, Claudia Pratelli, ha preso “carta e penna” e ha scritto al direttore generale Rocco Pinneri, chiedendo di ripensarci al più presto per evitare la nascita di “classi pollaio” con l’inizio del nuovo anno scolastico, il terzo in tempo di pandemia da Covid 19, quello durante il quale gli insegnanti e il personale dovranno esibire Green pass o tamponi e il distanziamento di un metro tra alunni rimarrà regola base di convivenza quotidiana.
“Su 72 famiglie che hanno iscritto i figli in prima – scrive l’assessora – solo in 9 hanno scelto l’opzione del tempo normale, questo significa non andare incontro all’esigenza di una larga maggioranza di nuclei. Inoltre questa scelta non permetterebbe all’istituto di svolgere il suo comprovato ruolo educativo esteso, fondamentale ancor più in un contesto complesso come quello di Fidene“.
Il taglio di una seconda, poi, comporterebbe la creazione di classi più numerose rispetto a quanto previsto dalla scuola in seguito alle indicazioni del Piano Anticendio (22/23 alunni per aula) “un piano imprescindibile, già presentato dall’istituto all’ufficio scolastico regionale – specifica Pratelli – . Mettiamoci poi che in tempo di pandemia, creare classi più affollate del dovuto renderebbe più difficile rispettare il distanziamento sociale“.
C’è poi un tema sociale da non sottovalutare: “I bambini e le bambine si troverebbero a tornare in classi diverse – aggiunge l’assessora – all’interno delle quali c’è un’alta presenza di stranieri (34, un terzo) di cui 5 non parlavano italiano fino a poco tempo fa. Ci sono poi 3 bambini con disabilità grave certificata, 2 in attesa di certificazione e diversi casi di disturbi specifici da apprendimento“.
“Mentre andava in scena un dibattito a tratti surreale sul Green pass – scrive l’assessora in un articolo pubblicato anche dall’Huffington Post – , alle scuole sono state tagliate le sezioni, che vuol dire fare classi più numerose. Gli insegnanti continuano ad essere pochi, troppo pochi. Le classi continuano ad essere pollai, a volte più di prima. Lo Stato viola le sue stesse regole“.
Nel frattempo piazza Sempione, la scuola, i genitori e il comitato di quartiere di Fidene fanno fronte comune contro l’ufficio scolastico: “È una scelta folle. La richiesta risulta arbitraria e priva di fondamento per diversi fattori – si legge in una nota congiunta – . Si parla di bambini di soli 6/7 anni che hanno frequentato con non poche difficoltà, a causa della situazione pandemica, il loro primo anno di scuola primaria e che con fatica hanno trovato nelle insegnanti e nei compagni importanti punti di riferimento. Con questa scelta, se li vedrebbero improvvisamente portare via rimanendo certamente destabilizzati. Ci auguriamo e pretendiamo che l’Ufficio rifletta sulla richiesta fatta e che la fredda burocrazia non vinca su un diritto alla crescita culturale e formativa che mai come in questo momento storico punta alla socializzazione e all’integrazione”.