È stato salvato dalla demolizione, sarà riqualificato e diventerà un luogo di aggregazione per il quartiere. Ad annunciare il recupero del casale di via Camerini alla Bufalotta è il presidente del III Municipio, Giovanni Caudo. “L’edificio – spiega il minisindaco – potrà nuovamente diventare un presidio culturale, sociale e paesaggistico del nostro quadrante”.

La vicenda del casale risale a oltre un decennio fa: l’immobile era da tempo in stato d’abbandono e, come spiega il vicepresidente del Municipio Stefano Sampaolo “nell’ambito del Programma di recupero urbano Fidene Valmelaina era prevista dalla convenzione urbanistica del 2008 la possibilità per l’amministrazione di chiederne la cessione in comodato d’uso gratuito. Questa opzione, tuttavia, aveva una scadenza, passata la quale il privato avrebbe demolito l’immobile”.

Si è trattato, dunque, di una corsa contro il tempo per salvare la struttura: “Come Municipio abbiamo lavorato in questi mesi per esercitare questa opzione entro i limiti temporali imposti, evitando così la distruzione dell’edificio rurale – continua Sampaolo -. Grazie all’impegno della Direzione tecnica, abbiamo fatto fare al privato il progetto di recupero per riportare l’immobile alle normali condizioni d’uso, indicando una serie di lavori obbligatori e ottenendo il parere della Sovrintendenza capitolina con le relative prescrizioni. Infine, abbiamo fatto stipulare al Consorzio l’atto d’obbligo con il quale si impegna a realizzare i lavori entro 90 giorni”.

Il cantiere è già partito e l’obiettivo del Municipio è trasformare la struttura in un luogo di aggregazione per il quartiere.