19 Maggio 2021 - 7:33 . Settebagni . Cronaca
Salaria Sport Village, cittadini e lavoratori in coro: “Il centro riapra, è un bene inestimabile”
Quando, il 22 luglio 2020, la Guardia di Finanza ha messo i sigilli all’ingresso del Salaria Sport Village, il più grande centro sportivo di Roma che si estende proprio davanti a Settebagni, migliaia di persone hanno scoperto che, da un momento all’altro, il loro abbonamento era diventato carta straccia. Centinaia di euro già corrisposti per usufruire di club house, bar-ristorante, centro benessere, palestra, spogliatoi, impianti sportivi (tra cui due piscine olimpioniche), campi da calcio e calcetto, campi da tennis, terreni, aree verdi e parcheggi e che difficilmente sarebbero tornati indietro.
L’imprenditore Diego Anemone, come accertato dalla magistratura, aveva acquistato il centro sportivo – 145 milioni di euro il valore immobiliare – con soldi ritenuti frutto di evasione fiscale, riciclaggio e appropriazione indebita.
I cittadini di Settebagni, però, non hanno accettato l’ingiustizia. In 50 si sono affidati ad un legale per una class action relativa agli abbonamenti pagati e non usufruiti, mentre i lavoratori del centro sportivo – che prima è stato chiuso per la pandemia e poi confiscato – aspettano da tempo una soluzione che permetta loro di tornare alle rispettive mansioni e uscire dal limbo della cassa integrazione.
Sabato 15 maggio c’è stata una manifestazione, alla quale hanno preso parte anche diversi cittadini e alcuni rappresentanti del comitato di quartiere, come la vicepresidente Silvia De Rosa: “Manderemo una pec al Comune – ci racconta – per chiedere chiarimenti riguardo alla presa in carico del centro sportivo, da parte del Campidoglio, che ancora non c’è stata. Chiediamo che il centro riapra in quanto bene inestimabile per il territorio e vogliamo notizie in merito agli abbonamenti non usufruiti e che i dipendenti tornino a lavorare. Tutto questo in momento in cui molte palestre riaprono e a breve anche le piscine. Ci si chiede quale sarà la sorte del Salaria, visto che ad oggi il Campidoglio non ha fatto sapere nulla“.