Un alterco che si è quasi trasformato in tragedia in piazza Sempione. E su cui ora la procura ha aperto un fascicolo. È la notte tra il 15 e il 16 luglio quando un 17enne viene investito e trascinato, in retromarcia, per oltre 70 metri.

Repubblica ricostruisce la serata di follia. Sono le 3.30 quando Mattia sta bevendo fuori da un bar con gli amici. Poco lontano da loro, sugli scalini della chiesa, è seduto un 22enne di origini ucraine, che alzandosi sputa verso il gruppo di ragazzi. A quel punto vola qualche parole di troppo e ci scappano pure degli insulti. Ma la cosa sembra finire lì. Tanto che il 22enne si allontana e sale sulla sua Volkswagen.

L’auto inizia però a fare il giro della piazza, così Mattia va a spostare la moto di un amico per precauzione. E a quel punto accade l’impensabile: la macchina punta il 17enne, lo investe e lo trascina per 70 metri. Gli amici inseguono la vettura, riescono a raggiungerla e fermarla, così da liberare il corpo di Mattia. “Sto morendo”, avrebbe detto il giovane durante il trasporto all’Umberto I, dopo l’intervento dei vigili del Nomentano.

Tre costole, il bacino e una vertebra cervicale fratturata, un polmone perforato, il collasso di un muscolo. Sono queste le conseguenze per Mattia, operato due volte dopo il trasferimento al Sant’Andrea. Intanto, l’alcol test dell’autista della Volkswagen dà esito positivo, con il 22enne segnalato alla procura. Per lui, ora, l’accusa di lesioni potrebbe diventare di tentato omicidio.