3 Aprile 2021 - 7:32 . FuoriQuartiere . Cronaca
Pasqua e Pasquetta in zona rossa nel Lazio: ecco le nuove regole da oggi al 5 aprile
Pasqua blindata a Roma e in tutto il Lazio. La nostra regione, così come il resto dell’Italia, infatti, da oggi, sabato 3 aprile fino a lunedì 5 sarà in zona rossa, in concomitanza con la Pasqua. Dopo le feste la regione tornerà in arancione, dove dovrebbe rimanere almeno fino al 30 aprile. Il nuovo decreto legge, che sarà in vigore dal 7 aprile, infatti, non prevede la zona gialla fino alla fine del mese.
“Faccio un appello a tutti voi – ha scritto ieri su Facebook la sindaca di Roma, Virginia Raggi – : rispettiamo le regole in modo da non vanificare gli sforzi fatti sinora. Sono consentite entro certi limiti le visite ai familiari, ma evitiamo spostamenti non strettamente necessari e assembramenti.
Condivido l’appello alla responsabilità del Prefetto di Roma, Matteo Piantedosi. I controlli delle forze dell’ordine e quelli della polizia locale proseguiranno, ma in questo momento è il nostro senso di responsabilità a fare la differenza, soprattutto in vista del weekend che ci aspetta”. “Non sprechiamo i sacrifici fatti finora – conclude Raggi – . Vi chiedo allora ancora uno sforzo, per dare valore ai sacrifici già fatti. E’ l’unico modo per uscire al più presto da questa situazione. Dobbiamo andare avanti, insieme“.
Ma cosa sarà possibile fare nei giorni di Pasqua e Pasquetta? Ecco una guida
Visite a parenti e amici
Nei giorni 3, 4 e 5 aprile sarà consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra casa privata abitata all’interno dei confini regionali, tra le ore 5 e le 22, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.
Coprifuoco e spostamenti
Rimane il coprifuoco già in vigore, dalle ore 22 e alle 5, salvo comprovati motivi di lavoro, di salute o di necessità, che vanno giustificati con autocertificazione. Il 3, 4 e 5 aprile ci si potrà spostare, anche fuori dalla regione, provincia o comune, solo per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità e sempre con l’autocertificazione. Si può comunque fare rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Seconde case
Le Faq del governo spiegano che è consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, compreso il rientro nelle ‘seconde case’ collocate dentro e fuori Regione. Può, però, andare soltanto il nucleo familiare e solo se la casa non è abitata da altri
Autocertificazione
Va compilata e portata con sé in ogni spostamento.
Bar e ristoranti
Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione, tra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie. Nessuna restrizione per la ristorazione con consegna a domicilio (quindi nessun limite di orario). Fino alle ore 22 resta consentita la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Per i soggetti che svolgono come attività realmente una di quelle identificate con il codice Ateco 56.3 (bar e altri esercizi senza cucina), l’asporto è consentito solo esclusivamente fino alle ore 18.
Attività commerciali
Sono chiusi gli esercizi ritenuti non essenziali e i centri commerciali. Aperti alimentari e negozi che vendono cose di prima necessità come farmacie, parafarmacie, edicole, librerie, tabaccai, negozi di elettronica, ferramenta e negozi che vendono articoli per l’infanzia.
Parrucchieri e centri estetici
Restano chiusi
Musei, cinema e teatri
Chiusi
Attività motoria
Si può svolgere attività motoria in forma individuale, all’aperto e nelle vicinanze della propria abitazione. va comunque mantenuta la distanza interpersonale di due metri. Sono sospese le attività di palestre e piscine. Ci si potrà recare nei parchi, dunque, per fare attività fisica ma non per pic-nic e feste con gli amici.
Scuole
Dal 7 aprile si andrà in scuola in presenza fino alla terza media. Al liceo e alle superiori deve essere garantita una percentuale di lezioni in aula che varia dal 50 al 75%.
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