8 Maggio 2021 - 7:43 . Porta di Roma . Cronaca
Parco delle Sabine, chi brucia ogni notte le balle di fieno? “E’ un danno all’ambiente”
Si ripetono quasi ogni notte, negli ultimi giorni, i roghi di balle di fieno all’interno del parco delle Sabine, nell’area che va da via Carmelo Bene al Viadotto dei Presidenti. L’ultimo si è verificato nella notte tra giovedì 6 e venerdì 7 maggio, con il fieno che ha proseguito a bruciare fino alla mattina inoltrata.
Da come si legge sulla pagina Facebook dell’associazione Tutela Parco delle Sabine, il “modus operandi” sembrerebbe sempre lo stesso: all’avvicinarsi della mezzanotte, quando ormai da due ore il coprifuoco è scattato e il buio avvolge tutta la zona che da Porta di Roma arriva a Serpentara, una “manina” appicca l’incendio. “Non ne conosciamo il motivo – spiegano dall’associazione, contattati da Roma H24 – però è un danno per l’ambiente, per la salute pubblica e per il parco stesso. Le persone respirano questo fumo, non va bene. Chi lo fa? Non lo sappiamo”. Il timore che uno di questi roghi “controllati” possa sfuggire di mano e – magari con l’avvicinarsi della stagione estiva – diventare un incendio più vasto, è concreto.
“Un anno ce ne furono circa 20 di roghi – spiegano i volontari che si occupano dal 2013 della tutela del Parco, che di fatto non è mai nato – tra piccoli e più estesi”.
Il tema del parco che non viene realizzato è attuale anche quando si parla di balle incendiate: “Non vorremmo che qualcuno preferisse avere 50 ettari messi a fienagione invece di un parco. Sta di fatto che non si può trattare un parco cittadino come se fossimo in aperta campagna”, si preoccupano i volontari.