Traffico di droga, estorsione, sequestro di persona, associazione a delinquere e riduzione in schiavitù, reati aggravati dall’utilizzo del metodo mafioso. Sono queste le pesanti accuse contestate dalla direzione distrettuale antimafia di Roma a Francesco e Juan Carlos Spada, 34 e 31 anni, figli di Armando e figure emergenti del clan di Ostia.

A scoperchiare l’attività dei due “rampolli” del litorale romano è stata una “madre coraggio”, che nel chiuso del suo bagno, di nascosto, ha preso il telefono e chiesto aiuto agli investigatori del X distretto di polizia di Ostia. La figlia, da tempo, era costretta a prostituirsi per ripagare gli enormi debiti contratti dai fratelli per pagare la cocaina e il crack agli Spada.  Inoltre, la donna pagava da anni l’affitto di un garage occupato in via dei Forni. 

Così gli investigatori di Ostia hanno deciso di iniziare a indagare, trovando importanti riscontri alle accuse. La procura di Roma, alla fine dell’attività di investigazione, ha emesso due mandati di arresto che sono stati eseguiti la notte tra venerdì 28 e sabato 29 maggio, unitamente al sequestro del garage abusivo.