29 Ottobre 2021 - 7:24 . Casale Nei . Cronaca
“Opere incompiute, pochi controlli, vandalismo”: Casale Nei è (ancora) terra di nessuno
di Marco Barbaliscia
Il territorio del III Municipio si compone di diversi ambienti con storia, urbanistica e servizi molto differenti tra loro. Tra le aree che aspettano ancora la realizzazione della propria identità c’è Casale Nei, un piano di zona costruito a ridosso del centro commerciale Porta di Roma. L’obiettivo, ai nastri di partenza (parliamo di fine anni ’90), era di creare un decentramento degli uffici pubblici romani per dare a questa periferia una visibilità più ampia.
La realtà ha portato però a seguire altre vie. Carlo de Marco, portavoce del Comitato Casale Nei, offre una panoramica della situazione attuale: “Il nostro territorio è ad oggi terreno fertile per i costruttori”, spiega a Roma H24. Poi aggiunge: “Opere di urbanizzazione incompiute, poca presenza delle istituzioni e delle forze dell’ordine, vandalismo. Le tematiche sono numerose”.
Casale Nei, dopo tanti anni, è ancora “una terra di nessuno”, dice de Marco. Emblema della situazione è proprio uno dei simboli del quartiere, ovvero la piazza archeologica in via Ferruccio Amendola. “A luglio 2021 è stata aperta al pubblico dopo che i lavori erano iniziati nel 2007. Oggi è oggetto di vandalismo, con alcuni teppisti che la stanno distruggendo”.
La piazza, ribattezzata così dal Comune per i resti archeologici ritrovati (“Le poche pietre individuate sono state oggetto di gioco e scherno tra i ragazzi e oggi non esistono più”, denuncia de Marco) occupa una vasta area tra le palazzine del quartiere, ma non è stata valorizzata.
Camminando al suo interno, in pieno pomeriggio, incontriamo solo una coppia con un cane e due signore su una panchina. Intorno erba incolta, gradinate e nessuno spazio attrezzato con attività. “La sera i ragazzi si radunano e succede di tutto. E’ capitato che la movida continuasse indisturbata sino alle 3 di notte, nonostante le lamentele di chi vive nei paraggi. Abbiamo fatto un esposto alla Polizia di Stato, ma non è cambiato nulla: chiediamo più presenza e controlli da parte delle forze dell’ordine nel quartiere”.
“Il luogo non è sicuro”, dice de Marco. Che aggiunge: “Sempre con più frequenza siamo noi del Comitato o alcuni cittadini a pensare alla pulizia di strade e marciapiedi. La prima cosa che faremo quando la nuova Giunta sarà formata sarà proprio chiedere di prendere in gestione la piazza per darle nuova vita”.
La piazza è illuminata, ma all’ingresso c’è una fontanella (unica nel luogo) ancora chiusa: “Le piante si stanno bruciando e gli spazi verdi sono completamente abbandonati”, aggiunge de Marco. Questa è solo una goccia di un oceano che attende la sua acqua: “Ci sono opere di urbanizzazione che aspettiamo dal 2004 e già previste dal piano regolatore come parcheggi e una scuola. Torneremo a fare pressione anche sulla nuova Giunta perché crediamo fortemente nel potenziale di Casale Nei”.