Verrà realizzato molto presto – forse già questo weekend del 6 e 7 febbraio – un murales contro l’omotransfobia alla stazione metro Jonio. Il progetto, che vede la commissione Politiche giovanili e pari opportunità di piazza Sempione in prima linea, è arrivato alla sua fase conclusiva poche settimane fa, dopo quattro anni in cui i cambi di giunta non hanno aiutato a velocizzare le cose.
L’opera, in collaborazione con il Gay Center, porterà la firma di un artista conosciuto – il nome è ancora top secret – e conterrà il numero della Gay Help Line (800.713.713) che da anni si occupa di sostenere le persone gay, lesbiche, bisex e trans che dovessero subire violenze, sia fisiche che psicologiche, ma anche di aiutarle nel percorso personale, nell’informarle sulle malattie sessualmente trasmissibili e sui metodi di protezione.
“E’ un elemento simbolico importante – spiega il Gay Center a Roma H24 – , un elemento visibile per tutta la cittadinanza. Ma servono maggiori azioni concrete con campagne continue anche nelle scuole per la lotta all’omotransfobia. I nostri temi sono spesso ultimi in agenda per tutte le amministrazioni. Chiediamo un maggiore sforzo”. Tra l’altro, secondo l’ultimo report reso pubblico da Gay Help Line, durante la pandemia i casi di discriminazione e violenza sono aumentati del 9% in Italia, con un picco del 40% solo tra gli adolescenti, di cui meno di 1 su 60 pensa che sia utile denunciare. “Vanno bene le azioni a costo zero – continua l’associazione – ma ce ne vorrebbero di più finanziate dall’amministrazione comunale, per fare campagne nelle scuole continue, più incisive”.
Nei prossimi mesi, infine, sul territorio di Montesacro verranno installate 15 panchine per la lotta all’omotransfobia: a largo Monte San Giusto, piazza dei Colli Euganei, viale Adriatico, largo Marmorale, via Corrado Alvaro, largo Valsanterno/viale Val Padana, largo Fratelli Lumiere, piazza Monte Gennaro, parco delle Valli, via Valsolda e presso tutte le stazioni ferroviarie (Nuovo Salario, Nomentana, Fidene, Settebagni).