3 Settembre 2021 - 7:07 . Montesacro . Scuola
Le scuole di Montesacro pronte al rientro. Polemica sui nidi, Pratelli: “Riaperti nel caos”
di Marco Barbaliscia
L’anno scolastico 2021/22 è ufficialmente iniziato e gli istituti di ogni ordine e grado si preparano ad accogliere gli studenti in sicurezza. La ripresa delle lezioni è fissata per lunedì 13 settembre, ma il corpo docente è già a lavoro per programmare il ritorno verso la normalità. La buona notizia è rappresentata dalla possibilità di riammettere gli alunni in presenza, mentre la novità è il debutto del Green pass obbligatorio per il personale.
Una situazione nuova, che richiede ordine e programmazione: ecco, nello specifico, come si stanno preparando i prèsidi degli istituti del nostro territorio. Queste misure, d’altronde, sono state già parzialmente testate nei licei, alle prese con gli esami di riparazione. Ma come si svolgerà il ritorno in classe vero e proprio per gli alunni? A fare chiarezza sul tema è intervenuta la professoressa Raffaella Giustizieri, preside del Liceo Aristofane di via Monte Resegone, a Montesacro: “La ripresa sarà totalmente in presenza – ha confermato a Roma H24 – ma con ingressi ancora scaglionati”.
La direttiva dell’Usr Lazio (Ufficio Scolastico Regionale) prevede infatti l’inizio delle lezioni alle 8 per il 60% degli alunni e alle 9:40 per il restante 40%. Il collegio docenti e il consiglio d’Istituto saranno poi chiamati a deliberare sulla messa in pratica delle rotazioni. Massima responsabilizzazione, come sempre, anche per le famiglie: “I genitori che mandano a scuola i propri figli devono sincerarsi che non ci siano stati contatti con positivi e che la temperatura corporea dei ragazzi non superi i 37,5 gradi”, ricorda la preside.
La normativa non obbliga infatti le scuole a misurare la temperatura agli alunni, ma c’è comunque chi lo continuerà a fare. Un esempio arriva dall’IIS Sarandì: “Lo facciamo da sempre e proseguiremo su questa strada“, afferma la preside Daniela Crestini. Quest’ultima che si dice più sicura ed entusiasta in vista della ripresa dell’anno scolastico, sottolinea però la situazione di dissonanza sul Green pass tra gli alunni e i docenti, auspicando per l’immediato futuro una condizione più omogenea per tutti.
Situazioni controverse nei licei, ma non solo. Aria pesante si respira infatti attorno agli asili nido, che dal 1° settembre hanno ripreso le attività, ma tra le polemiche. “Disorganizzazione e pressapochismo”: è questa la denuncia portata avanti da Claudia Pratelli, assessora alla scuola del III Municipio. In un post su Facebook, infatti, l’assessora lamenta che il Comune si sia mosso all’ultimo momento per dare indicazioni ai municipi su come procedere al controllo dei Green pass dei docenti, non fornendo neanche idonei strumenti.
“Al Municipio III sono stati consegnati due dispositivi per scannerizzare il qr-code del Green pass: 2 per 16 asili nido”, sottolinea Pratelli. Risultato: per consentire l’apertura dei nidi negli orari previsti e in sicurezza tutto il personale è stato convocato in Municipio alle 7:30 per il controllo del Green pass. Procedura che secondo il Comune dovrebbe avvenire ogni mattina. Con un dispendio di tempo e di energie organizzative incalcolabile.
In una nota ufficiale l’assessora alla Persona, scuola e comunità solidale di Roma Capitale, Veronica Mammì, risponde alle accuse e fa sapere che “la normativa nazionale prevede che il Green pass sia controllato dai datori di lavoro, che nel caso dei nidi capitolini sono proprio i Municipi”.
Sul numero dei dispositivi Mammì aggiunge che “proprio in risposta all’esigenza segnalata dai Municipi, cento cellulari sono stati messi a disposizione per contribuire al controllo del green pass in questi primi giorni di riapertura“. La prossima settimana sarà disponibile un cellulare per ogni singolo nido e scuola dell’infanzia capitolina per tutto l’anno.
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