Daniela Michelangeli, capogruppo del Movimento Cinque Stelle a Montesacro, è stata eletta per la prima volta a piazza Sempione nel giugno 2016 con oltre 400 preferenze, riuscendo a confermarsi due anni dopo quando, causa sfiducia votata nei confronti dell’allora minisindaca pentastellata Roberta Capoccioni (anche da tre fuoriusciti del Movimento) che fece cadere la giunta, i montesacrini tornarono alle urne, dalle quali uscì vincitore il “civico prestato al Pd” Giovanni Caudo.

Oggi, dopo quasi cinque anni tra maggioranza e opposizione, Michelangeli guarda altrove e in vista delle elezioni amministrative punta all’aula Giulio Cesare. “L’ho già detto a Virginia Raggi – spiega a RomaH24 -, io sono disponibile. Per me il Municipio è stata una gavetta, sono cresciuta molto e adesso mi sento pronta”. Lei è una fedelissima dell’attuale sindaca di Roma. “Ha fatto tanto in questi anni – conferma – e molto ancora potrebbe fare e spero possa riuscirci. Prendere una città come questa, disastrata e sopravvissuta a Mafia Capitale non era facile per nessuno”.

La candidatura di Michelangeli in Campidoglio, però, ha un’unica grande condizione. “No ad alleanze con partiti strutturati – sottolinea – perché non è questa la visione della politica che ho. Al governo siamo stati costretti perché la legge elettorale ci ha impedito di governare autonomamente, ma su Roma non lo accetterei. Altri partiti? Non ne esiste uno che si avvicini ai miei ideali, d’altronde non devo fare politica per forza. Un lavoro ce l’ho”.