8 Aprile 2022 - 7:26 . Montesacro . Cronaca

Edifici fantasma, dal Municipio un piano per il riuso. Rizzo: “Sarà un processo partecipato”

La struttura che, fino al 2008, ha ospitato la scuola elementare Parini (Foto dal profilo Facebook di Riccardo Corbucci)
La struttura che, fino al 2008, ha ospitato la scuola elementare Parini (Foto dal profilo Facebook di Riccardo Corbucci)

Una politica per il riuso del patrimonio inutilizzato nel territorio del III Municipio. Nella giornata di lunedì 4 aprile la Giunta di piazza Sempione ha approvato una delibera per attivare un processo di rivitalizzazione degli spazi in degrado. Il Municipio ha infatti un territorio vasto e diversificato sul quale sussistono numerosi edifici che attualmente versano in uno stato non decoroso e che li rende inagibili.

Ma come si struttura questa politica? Biancamaria Rizzo, assessora all’Urbanistica del III Municipio, ne dà contezza a Roma H24: “L’obiettivo è recuperare tutti gli spazi in degrado, trasformandoli in veri e propri incubatori di rigenerazione urbana”. Il progetto si sviluppa in tre fasi. “Dapprima, come assessorato, abbiamo messo in campo un metodo di ricognizione degli edifici dismessi o sotto utilizzati, sia pubblici che privati, finalizzato a ‘fotografare’ il quadro generale di partenza”, spiega.

Rigenerazione urbana: 27 gli edifici fantasma sul territorio

Poi nel dettaglio: “Al momento sono stati mappati e catalogati 27 edifici dislocati in tutto il territorio del III Municipio. Abbiamo compilato delle schede sullo stato d’essere degli immobili ed è stata costruita una mappa interattiva, su base ‘Google Maps’, da cui si possono trarre informazioni cliccando su ognuna delle strutture”.

Contestualmente – continua Rizzo – “si sta avviando la seconda fase, che è quella del processo partecipativo per studiare come valorizzare al meglio questi spazi. Il metodo di ricognizione sarà presentato ai cittadini che poi potranno proporre nuovi usi per gli edifici, indicando eventualmente anche degli esempi virtuosi da seguire e possibili canali di finanziamento”.

Tutto il materiale, chiude l’assessora, “sarà raccolto all’interno di un database che potrà essere costantemente aggiornato, fornendo al Municipio una solida base sulla quale formulare politiche di rigenerazione urbana efficaci”.