15 Ottobre 2020 - 10:39 . Montesacro . Cronaca
Covid, i locali del quartiere contro la stretta sulla movida: “Così rischiamo il disastro”
Il nuovo decreto firmato nella notte tra il 12 e il 13 ottobre dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha disposto la chiusura anticipata per le attività di ristorazione. Bar, ristoranti, pub e gelaterie chiuderanno alle 24 se sono provviste di servizio al tavolo o alle 21 se non lo sono.
Una stretta che preoccupa i titolari dei locali del nostro quartiere, soprattutto chi traeva buona parte dei ricavi proprio dai clienti che, in tarda serata, ordinavano da bere e sostavano davanti all’attività. Tutto questo non sarà più possibile dopo le 21. “Per noi sarà un disagio enorme, che si va ad aggiungere a una situazione già complicata – spiega Filippo De Rossi, uno dei proprietari del Monkeys Island, un locale da 12 metri quadri di spazio per la somministrazione in via Val Maggia 106 -. Il nostro pub è molto piccolo, gran parte dei nostri clienti arrivavano dopo le 12 e si fermavano a bere e a parlare in piedi davanti al locale o sulle panchine vicine. Ora dovremo organizzarci per fare esclusivamente servizio al tavolo dopo le 21, ma lo spazio a disposizione è poco e non abbiamo molti tavoli all’esterno. Le perdite saranno importanti”.
Sulla stessa linea anche Silvio Fabbri, uno dei titolari dell’Abc, American bar and coffee in via Pian di Sco al Nuovo Salario: “Già dopo il lockdown, con le disposizioni riguardanti il distanziamento, stavamo pagando moltissimo in termini di capacità di ricezione della clientela. Questo nuovo decreto ci distrugge, soprattutto per la chiusura anticipata, che ci priverà di una parte importante di clienti che arrivava dopo la mezzanotte e restava anche fino alle due”. E ancora: “Capisco il decreto, se penso ai luoghi di movida come Ponte Milvio o Trastevere, dove è facile che si creino assembramenti. Ma nella nostra zona non si sono viste certe scene, abbiamo fatto il possibile per far rispettare le regole“.
Anche Andrea Capogrosso, uno dei titolari del Twenty 2.0, birreria a viale Gottardo 31, è molto preoccupato per le nuove restrizioni imposte dal decreto del Governo: “Con la chiusura anticipata perderemo quasi la metà dei clienti – spiega -. Stiamo pensando a come reagire a questa situazione, ma non è semplice. In Italia non c’è la cultura del pub alle 5 dopo il lavoro, anticipare l’apertura non ha molto senso. Vedremo”.
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