“Cari amici. Facciamo un appello accorato per evitare che si arrivi agli esiti che, purtroppo, sono stati attuati a via Gregorio VII dove cuccioli di cinghiale sono stati abbattuti dalla Polizia provinciale”. Inizia così il post pubblicato oggi, sabato 17 ottobre, dall’associazione Tutela Parco delle Sabine a poche ore da un fatto che ha sconvolto il mondo animalista della Capitale (e non solo): l’abbattimento di una mamma cinghiale e dei suoi cuccioli al giardino Mario Moderni in via della Cava Aurelia.

“Una crudeltà per mascherare la totale inadeguatezza delle autorità di Comune, Provincia e Regione a gestire il fenomeno e le cause che lo provocano” attaccano i volontari dell’associazione, che temono ora che qualcosa di simile possa succedere a Sabino, il cinghiale ormai habitué del parco delle Sabine, e agli altri esemplari che si aggirano nel nostro quartiere, attirati spesso dalla facile disponibilità di cibo che arriva dai cassonetti pieni. O dai resti di alimenti lasciati per loro da alcuni residenti.

“Non foraggiamo i cinghiali (tra l’altro è un reato) e cerchiamo tutti di non alimentare il fenomeno, facendo tutto il possibile per tenerlo sotto controllo senza drammatizzare – è l’appello dei volontari-. Noi vogliamo che i cinghiali siano riportati, vivi e vegeti, nella riserva della Marcigliana e che siano attuate semplici misure per evitare che attraversino i sottopassi del raccordo, per l’incolumità di tutti, uomini e cinghiali”.

A Montesacro, infatti, nelle ultime settimane si sono moltiplicati gli avvistamenti di cinghiali: dalla Bufalotta a Vigne Nuove fino a Cinquina. Una situazione che ha spinto l’assessore ai Lavori pubblici, manutenzione e gestione del verde del III Municipio, Francesco Pieroni, a chiedere aiuto a Comune e Regione.

Si è svolta lunedì 12 ottobre, infatti, una riunione del Tavolo tecnico congiunto Roma Capitale – Città Metropolitana – Regione Lazio sulla questione cinghiali. Nel corso dell’incontro, come ha riferito l’assessore, si è discusso dell’organizzazione di “sopralluoghi propedeutici alle attività di cattura e prelievo attraverso apposite gabbie o altri metodi non cruenti” ha spiegato Pieroni.

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