29 Settembre 2020 - 17:15 . FuoriQuartiere . Cronaca
Choc al cimitero Flaminio, feto sepolto col nome della madre. E a sua insaputa
“Inizio scrivendo che questa non è la mia tomba, ma è quella di mio figlio”. Al cimitero Flaminio c’è un’intera area riservata ai feti, bianche croci di legno piantate su piccoli, singoli loculi. Su molte di queste croci è riportato il nome della madre. Anche a loro insaputa.
La denuncia choc corre sui social e arriva da una donna che nei mesi scorsi ha avuto un’interruzione terapeutica di gravidanza. Stando al post, alla signora fu chiesto se intendesse procedere con esequie e sepoltura. “Risposi che non volevo procedere – scrive la donna – per motivi miei, personali. Dopo circa sette mesi ritirai il referto istologico e pensando ai vari articoli sulle assurdità su sepolture di prodotti del concepimento, ebbi un dubbio. Decisi di chiamare la struttura nella quale avevo abortito e dopo aver ricevuto risposte vaghe decido di contattare la camera mortuaria”. Dove scopre che “il fetino sta qui da noi. Stia tranquilla, anche se lei non ha firmato per la sepoltura, il feto verrà comunque seppellito per beneficenza. Non si preoccupi, avrà un suo posto con una sua croce e lo troverà con il suo nome”.
E così è stato. La donna si è recata al cimitero Flaminio dove ha trovato una croce bianca con sopra impresso il suo nome e il suo cognome. “A questo punto mi sembrano ovvie le riflessioni su quanto sia tutto scandalosamente assurdo, su quanto la mia privacy sia stata violata – continua la signora nel suo post su Facebook – su quanto affermare che “ci pensa il comune per beneficenza” abbia in qualche modo voluto comunicare “l’hai abbandonato e ci pensiamo noi”… Ecco… Potrei dilungarmi sulla rabbia e l’angoscia che mi ha provocato vedere che senza il mio consenso, altri abbiano seppellito mio figlio. Non lo faccio perché il disagio emotivo che mi ha travolto riguarda me soltanto: il campo in questione del cimitero Flaminio è pieno di croci con nomi e cognomi femminili. Questo è accaduto a Roma. Questo è accaduto a me”.