3 Marzo 2022 - 13:18 . Montesacro . Scuola
Raimo:”‘Che stai sulla Salaria?’ può essere un insulto, ma anche espressione di meraviglia”
Un messaggio rivolto ai giovani, agli studenti, alla comunità. Nelle ultime settimane sono scoppiate diverse polemiche sul tema del decoro nelle scuole e sui comportamenti tenuti da alcuni insegnanti. Il primo caso si era verificato al liceo Righi, dove una professoressa aveva apostrofato una sua alunna con un “Che stai sulla Salaria?” perché indossava una maglietta corta.
Poi è stata la volta del liceo Orazio, dove un professore, sui social, aveva scritto un commento dicendo che i genitori “mandano le figlie a scuola vestite come tr***”. Il dibattito pubblico si è acceso all’istante, anche all’interno delle istituzioni. Christian Raimo, assessore alla Cultura nel III Municipio e docente in un liceo del territorio, ha pubblicato un editoriale su ‘Domani’ nel quale ha affrontato la questione. Eccone un breve estratto.
Scuola, l’editoriale dell’assessore Raimo
“Qualche giorno fa sono arrivato a scuola dopo che si era verificato l’episodio dell’insegnante di un liceo che ha dato della prostituta a una studentessa che aveva una maglietta corta apostrofandola con “Che stai sulla Salaria?”. Ho pensato di dedicare un po’ di tempo a una riflessione sullo spazio e il tempo. Avevo quattro ore, in ogni classe ho inquadrato alla lavagna elettronica una mappa di Roma e ho chiesto a ognuno dei ragazzi dove abitasse. Io segnavo i puntini. La maggior parte di loro vive lungo la Salaria, chi a Conca d’oro, chi a Prati Fiscali, a Vigne Nuove, a Fidene, chi viene da Fara Sabina o Passo Corese con il trenino, scendendo alla stazione di Nuovo Salario”.
Poi ancora: “Che stai sulla Salaria? può essere un insulto, o una semplice domanda a cui si può rispondere di sì. Ma può essere anche un’espressione di meraviglia, ho provato a argomentare. Una delle cose che raramente avvengono in classe è contestualizzare le lezioni che si fanno nel contesto spaziale e storico in cui si trovano le scuole. Molti dei miei studenti non conoscono minimamente come sia fatta la loro città, non l’hanno girata. Questa misconoscenza è aumentata negli ultimi anni in cui le restrizioni per la pandemia e la sospensione delle visite culturali hanno fatto sì che molti studenti anche alle superiori non siano mai andati a un teatro”.
Basterebbe una giornata per capire – chiude l’assessore Raimo – “che proprio in questi pochi chilometri quadrati lungo la Salaria si è sviluppata la civiltà europea. Nel 1929 nel quartiere chiamato Sacco Pastore durante uno scavo in una cava di ghiaia fu scoperto casualmente un cranio umano che oggi riteniamo risalire a 250mila anni fa, ossia anche prima della comparsa dell’uomo di Neanderthal. Quel cranio, fino a domenica 27 marzo, è esposto nella bellissima mostra su Roma e la scienza al Palazzo delle Esposizioni, che attraversa la storia dal profondo passato al futuro.
Nelle varie stanze espositive c’è quella dedicata all’astronomia, che comprende una serie di macchine provenienti dalla facoltà di ingegneria aerospaziale che si trova proprio a via Salaria 851, nei cui laboratori si costruiscono i satelliti nani, che ruotano intorno all’orbita terrestre per la ricerca nello spazio”.