6 Febbraio 2021 - 17:00 . Casal Boccone . Cronaca

Casal Boccone, la denuncia dei cittadini: “Qui facciamo tutto da soli”

di Valerio Valeri

Se si entra a Casal Boccone senza conoscerne la storia si rischia di restare ingannati. Cassonetti dell’immondizia tutto sommato puliti, aree verdi ben curate, un parco giochi recintato e un campetto da basket dove i ragazzi della zona passano i pomeriggi. Ma quando si parla con chi ci abita, facendo anche una passeggiata tra le strade che compongono il quartiere, si capisce subito che non è tutto oro quello che luccica. I marciapiedi sono quasi totalmente dissestati, sulle strade regnano crepe e buche, ma soprattutto ciò che si viene a sapere è che l’ordine e la pulizia sono del tutto a carico del comitato di quartiere “Antamoro”, nato quindici anni fa dai residenti dell’omonima via principale e che nel tempo ha inglobato tutta la zona circostante, quella che include anche parte della Bufalotta e confina con Talenti.

Lucio Luconi è il presidente, ci incontra alla “terrazza Zavattini”, un parcheggio con vista sui bellissimi pini di via Monelli e sul liceo “Giordano Bruno”, su via della Bufalotta. “Qui la manutenzione viene fatta da noi cittadini – spiega – fin dall’inizio, a spese della collettività. C’è chi vive a Casal Boccone da 25 anni e non ha mai visto passare il Comune a rifare le strade e raramente a tagliare l’erba e potare gli alberi. Questa terrazza l’abbiamo sistemata noi, i muretti in tufo erano tutti rotti. Spesso i ragazzi della zona vengono qui a bivaccare, la mattina dopo troviamo bottiglie, cartoni della pizza e buste del fast food, così ci tocca pulire. Le forze dell’ordine passano poco, magari a orari non proprio utili. Ma non li biasimo, hanno pochi mezzi”. D’altronde a Casal Boccone non c’è molto da fare se sei adolescente, a parte la parrocchia di Santa Maria delle Grazie a via Bernari. “I ragazzi solitamente vanno a Talenti”.

A poche centinaia di metri c’è un parco giochi. “Dal 2013 con una delibera comunale abbiamo ottenuto la custodia – continua Luconi – quindi siamo noi ad aprirlo e chiuderlo ogni giorno. Adesso vorremmo adottare anche le altre aree verdi per fare lo stesso”. Un altro tasto dolente è quello della raccolta dei rifiuti. “Il porta a porta non è mai arrivato – aggiunge- e a Casal Boccone vengono a scaricare l’immondizia e i rifiuti ingombranti dalle zone limitrofe, in particolare quando trovano chiusa l’isola ecologica della Bufalotta”.

Andrea Orti, residente dal 2012 e tra i membri più attivi del comitato, conferma: “Non so neanche più quante volte ho segnalato all’Ama di venirsi a prendere frigoriferi, mobili, materassi, elettrodomestici. Proprio ieri hanno lasciato uno scaldabagno qui a via Antamoro”. Per recuperare i sacchi pieni di erbacce e rifiuti raccolti a via Zavattini ci hanno impiegato 8 mesi. “Sono venuti dopo il lockdown”, conferma Andrea. Ovviamente il senso di abbandono e la scarsa illuminazione (“i lampioni della ‘terrazza’ sono sempre spenti, come quelli di via Camerini nonostante le numerose pec inviate”) vengono molto spesso sfruttati dai delinquenti: “E’ un continuo di auto rubate, smontate interamente o danneggiate per prendere gli oggetti all’interno. Succede anche nei garage dei condomini”.

Come se non bastasse, sempre su via Giulio Antamoro si resta colpiti da un mini-centro commerciale quasi del tutto abbandonato. Una farmacia, una tintoria, un negozio di casalinghi, una trattoria, una sala prove sono gli ultimi sopravvissuti tra una trentina di negozi con la serranda abbassata. Da anni nessuno si prende più la briga di aprire un’attività commerciale, soprattutto a causa degli affitti molto alti, come spiega il comitato. Nel 2018 i residenti segnalarono al III Gruppo Nomentano della polizia locale le condizioni di degrado e abbandono dell’area, preda dei vandali, sottolineando anche la pericolosità dovuta al tetto fatiscente della struttura, con pannelli che periodicamente si staccano rischiando di finire in testa a qualche passante. Nulla è cambiato, anzi. Sembra che il destino dell’area sia quello di svuotarsi sempre di più, fino a ridursi a uno scheletro di cemento.

Proseguendo fino alla fine di via Antamoro ci si trova di fronte a un vecchio cancello. Dall’altra parte c’è una strada che, dieci anni fa, era previsto collegasse Casal Boccone a Vigne Nuove, facendo anche da decongestionante per il traffico di via della Bufalotta. Mai conclusa, muore nelle sterpaglie e anno dopo anno si rovina, fungendo da ritrovo per amanti e zona di sversamento di rifiuti ingombranti. I tombini sono stati in gran parte rubati, per via della ghisa di cui sono composti.

La speranza per il futuro, però, non muore. Presto finiranno i lavori al casale di via Camerini, un edificio del ‘900 dove fino a trent’anni fa si allevavano struzzi. In primavera il Comune dovrebbe acquisirne la proprietà e metterlo a bando. “Vorremmo essere coinvolti – conclude Luconi – e partecipare alla gestione come assegnatari”.