Laboratori artistici come strumento di integrazione dei ragazzi con disabilità in ambiente scolastico. Il progetto, promosso e sviluppato dall’Istituto di Ortofonologia in varie scuola romane, coinvolge anche l’Itcg “Matteucci” di via delle Vigne Nuove, zona Tufello, da circa tre anni.

“Lo scopo dei laboratori è coinvolgere ragazzi con disabilità e senza, della stessa classe – spiega all’agenzia Dire Serena Robazza, arte terapeuta che cura i laboratori per l’Ido – , per promuovere una relazione autentica e integrata. I ragazzi si conoscono attraverso i giochi artistici e, allo stesso tempo, lavorano sull’apprendimento, sulla manualità, sulla coordinazione viso-percettiva”. A causa dell’emergenza pandemica, i laboratori hanno dovuto imporre delle limitazioni. Nonostante ciò, proprio per fronteggiare le conseguenze sociali e psicologiche delle restrizioni dovute al Covid-19, il progetto ha assunto un ruolo ancora più centrale. Infatti, secondo l’ultimo rapporto Istat sull’inclusione scolastica degli alunni con disabilità, sono stati ben 70mila (l 23% del totale) i ragazzi e le ragazze disabili che non hanno preso parte alla didattica a distanza tra aprile e giugno 2020. 

“Il progetto nasce con l’obiettivo dell’integrazione – conclude Robazza- ma quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria, purtroppo non è possibile lavorare con tutti i ragazzi in presenza. Quindi ci siamo dovuti adattare e concentrarci, per ora, su un gruppo più ristretto. Ma speriamo di tornare al più presto alla normalità per ricominciare a lavorare anche sulle relazioni di gruppo e l’integrazione”.