Montesacro | Livio Terzino
Livio Terzino, l’artigiano che rende bello il verde di Montesacro
di Daniele Petroselli
“Una penisola dove si respira aria di paese”. E lui, Livio Terzino, quell’odore lo conosce bene. Nato in Umbria, a 15 anni si è trasferito in città e ha trovato in Montesacro la sua “famiglia”. Tanto che oggi, ormai pensionato dopo aver lavorato come impiegato tecnico, ha deciso di renderlo sempre più suo questo quartiere.
“Mi sono avvicinato a Retake circa sei anni fa, perché c’era un grosso degrado lungo la ciclabile e con un gruppo di persone abbiamo cominciato a ripulire – racconta Terzino -. Venendo da un paesino in collina ho cercato di portare lo stesso spirito a Montesacro. Quello di ricreare un ambiente adatto a tutti, dove c’è la possibilità di conoscersi, di fermarsi a fare due chiacchiere. E’ bello vivere in un quartiere dove ti conosci. E spero che diventi sempre più così”.
Ma grazie proprio alla sua attività di volontario per il verde ha scoperto tanti trucchi. Merito soprattutto dei passanti: “Tanti bambini e anziani chiedono informazioni, tanti sono quelli che mi danno consigli su come piantare alberi o fiori, su come potare, su come mettere un seme”.
Un rapporto speciale con la terra ma anche con l’artigianato. Che ora mette al servizio di Montesacro: “Sono passioni che mi porto dietro da quando ero piccolo nel mio paesino umbro. Sono un grande osservatore, passeggio tanto per il quartiere e noto delle esigenze. Per questo ogni panchina che ho fatto è perché per me serviva in quel punto esatto”. Da quella vicina a una chiesa sotto un albero a quella lungo la ciclabile “perché passano le signore con la spesa e hanno bisogno spesso di fermarsi con il carrellino per riposarsi”, Livio Terzino ne ha create davvero tante. Un modo per rendere più semplice la vita a tutti. E chissà, magari creare con quel legno un punto dove fermarsi a parlare e conoscersi. “È quello che spero. Ma poi ne ho create diverse di panchine davanti alle scuole o sulle ciclabili o davanti ai parchi, proprio per essere d’aiuto magari ai genitori o ai nonni che portano i figli o i nipoti a giocare.
Sacco Pastore, ma anche ponte delle Valli ora ospitano alcune delle sue creazioni: Quest’ultimo è un punto importante perché c’è la rampa di scale che va su e magari qualcuno può riposarsi – ammette Livio -. E poi giocano tanti con lo skateboard e magari i genitori possono sedersi e guardare”.
Un lavoro che fa per amore del quartiere: “Lo trovo eccezionale, solo guardare il fiume che passa dà un senso di vita. E’ una penisola tra la Nomentana e ponte delle Valli, è chiuso ma c’è lo spirito di un paese. In pochi hanno tutti questi spazi verdi, ci sono giardini per tutti, per anziani, bambini e ragazzi che fanno sport. Ci sono tante potenzialità”. E già si lancia in nuovi progetti: “L’unica cosa che manca è un’area fitness che stiamo provando a realizzare sotto il ponte delle Valli. Lo stiamo bonificando e speriamo presto di inaugurarlo. Così magari ora, proprio che per l’emergenza Covid serve distanza e l’attività si può fare solo all’aria aperta, può essere ancor più d’aiuto alla comunità”.